Il Genoa è tornato al lavoro ieri, per godere dell’onda lunga levatasi in seguito al prezioso successo sul Cagliari e preparare così il derby con i migliori auspici possibili. Innegabile la voglia di rivalsa rossoblù dopo tre stracittadine che hanno visto primeggiare i cugini, così com’è vero che l’adrenalina schizzata a mille col pregiato sinistro a giro di Iuri Medeiros attizza e non poco candele e fiammelle a meno due dall’attesissima stracittadina. Al di là di ogni speculazione, quella dell’altro ieri è una tonificante scorta d’energia positiva che arriva dopo un periodo di magra, rilancia Tuttosport stamani in edicola. La luce, il bagliore, l’uomo col 45 che va in gol. Poesia.
Le assenze obbligate hanno privato Ballardini di una parte di spina dorsale, ma di fronte ai sardi dell’ex Pavoletti non s’è fatta attendere la grinta del Grifone: vittoria contro tutto e tutti, slancio verso una salvezza che ora si spera sia pura formalità e miglior antipasto in attesa della lauta cena di sabato 7. A fine gara i tifosi hanno dettato la marcia, intonando cori che proiettano il Genoa al derby. La partita da non sbagliare, l’unica soddisfazione possibile di una stagione avara sotto molti punti di vista: due le vittorie di Ballardini nella stracittadina della Lanterna, tutte racchiuse nel 2011 e incastonate tra Rafinha e Boselli, mentre il pareggio risale al 2013 e fu firmato da Matuzalém. Il Genoa non vince dall’8 maggio 2016, 0-3 in casa del Doria. E’ un lasso di tempo troppo lungo. Oltretutto ora che Giampaolo può vincere il quarto di fila…