Simeone ha un valore di mercato di 58 milioni di euro

La stima del sito Playratings.net tiene conto di prestazioni, presenze, durata contrattuale, età, Nazionale, gradimento del pubblico e crescita potenziale

Le gioia di Simeone (da genoacfc.it)

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Tempo di grandi affari tra Milano e Torino. Tempo di crisi e pensieri per le case produttrici di colluttorio, utile a sciacquarsi la bocca. Bonucci passa al Milan e l’affare scuote l’opinione pubblica e sportiva, incapace a trovare altri argomenti. Il fiume carsico del mercato rossoblù prosegue il suo scorrere sotterraneo, obbligato anche dall’incertezza del futuro presidenziale: nonostante questo Juric ha abbracciato Andrea Bertolacci e molto presto darà il benvenuto a Gianluca Lapadula in quel di Neustift. Con un anno di ritardo e uno sgarbo di Galliani che Preziosi ha voluto dimenticare.

Con Lapadula il Genoa ha due prime punte. Simeone piace alla Fiorentina ma la trattativa è ferma poiché i Della Valle vogliono capire se Kalinic sarà acquistato dal Milan. Un intreccio che per il momento lascia l’attaccante argentino in ritiro in Austria, con buona pace dei tifosi rossoblù che non vorrebbero veder partire il figlio d’arte. Ma quanto vale Simeone? Il sito Playratings.net è riuscito a dare una risposta empirica che non per forza è coniugabile con le fibrillazioni del mercato: Gìo vale 58 milioni di euro.

La cifra tiene conto di diverse voci: le prestazioni negli ultimi tre anni (l’ultimo ha un’incidenza superiore, e Simeone ha realizzato tredici gol al debutto in Italia), il rapporto performance-salario, il numero di presenze con il Genoa e l’Argentina, l’età, la residuale durata del contratto (2021), la reputazione che ha tra i tifosi e il potenziale ancora da esprimere. Una serie di parametri calcistici e soggettivi aggiornati di settimana in settimana che fanno capire il valore di massima del calciatore: dipenderà poi dalle mille variabili del mercato fissare il prezzo definitivo. Sicuramente il Genoa non intende scendere sotto i venti milioni di euro, cifra che permetterebbe una plusvalenza di quindici e una nuova spinta al mercato.

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