Rosi, la tua carriera inizia adesso

Ha vinto il dualismo con Darko Lazovic e convinto Juric dopo un'estate passata a lavorare alacremente per giocarsi al meglio questa opportunità

Aleandro Rosi (Foto Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

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Com’è possibile che un calciatore con più di 220 presenze in Serie A non abbia ancora avuto l’opportunità di giocare continuativamente nel Genoa? É, anzi era, il destino di Aleandro Rosi. Il terzino romano ha girato l’Italia tra Siena, Parma, Fiorentina, Frosinone sempre in massima categoria, se si eccettuano due anni in B con Chievo e Livorno. Ogni anno una squadra diversa, una casa diversa senza mai trovare la giusta dimensione. Il Genoa non ha mai smesso di credere in lui, per questo ha detenuto il cartellino di Rosi fino a oggi.

L’anno scorso sembrava tutto fatto per una sua permanenza in rossoblù. Di ritorno dall’esperienza con il Frosinone si era calato perfettamente nella realtà di Villa Rostan. Primo ad arrivare agli allenamenti, positivo nello spirito e sorridente nei confronti di tutti. Mister Juric ha preferito fargli fare un’altra stagione in provincia, quella che conosce meglio: Crotone, e quell’incredibile risalita verso la luce della salvezza. Con un genoano in panchina. Forse non è del tutto casuale. Di nuovo il Grifone, dunque, e un’amicizia con Armando Izzo che si solidifica giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento.

Vamos” e “Solo cose top” sono i tormentoni di Armando e Aleandro che ricorrono in ogni commento che affidano ai canali social. Rosi è stato confermato al Genoa, una notizia che gli ha procurato una felicità interiore enorme. Juric crede in lui tanto da aver tolto la maglia da titolare a Darko Lazovic. Se Diogo Figueiras gioca in Champions League contro il Barcellona e cura i movimenti con la palla di Leo Messi, Rosi può stare benissimo sulla fascia destra del club più antico d’Italia. Allora avanti così, tra un cross e una sistemata a quel ciuffo ricco di gel con la riga Anni ’30 perché la sua carriera inizia adesso.

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