Riepilogo Genoa-Roma: ci può aiutare la Madonna della Guardia

Dopo Torino, il Genoa infila un'altra sconfitta immeritata per occasioni create

Armando Izzo (Getty Images)

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Stavolta non è stata l’imprecisione sotto porta, la mancanza di cinismo o le disattenzioni da palla inattiva. Stavolta il Genoa è stato punito da un portiere in giornata super e dalla seconda autorete stagionale di Izzo. Dopo il derby, anche la Roma. Almeno due punti persi per il caso fortuito.

Il Grifone ha perso non solo il match con i giallorossi, ma anche Mattia Perin. Il portiere (rimpiazzato da un inoperoso Lamanna) è dovuto uscire dopo una bella parata su Dzeko: il ginocchio sinistro – quello non operato – non ha retto la spinta delle gambe. Lacrime e un’uscita dal campo facilitata a braccio da due compagni. Entro ventiquattro ore sapremo tutto.

Juric aveva preparato ancora bene la partita, prestando attenzione alla Roma nei primi minuti di gioco. Il Genoa doveva uscire nel finale, con la brillantezza atletica (appurata). Invece Szczesny, tanto bravo quanto difficile da scrivere, ha fatto passare un pomeriggio nero al club più antico d’italia. Maledetta vittoria, benedetta sconfitta, avrebbe detto De André, oggi sulle maglie rossoblù. La sensazione è che per scrollarsi questa jella ci voglia lo sguardo della Madonna della Guardia, come già suggerito dal direttore Liguori

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