Per Lapadula è scongiurata la rottura del crociato

Il numero 10 del Genoa si è sottoposto ad una risonanza magnetica: lesione di secondo grado, 45 giorni di stop

Il crack di Lapadula a Udine (foto di Tanopress)

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Lo stop è consistente, si parla comunque di un mese e mezzo, ma non si tratta di una notizia così negativa se confrontata coi presagi immediatamente successivi a quel movimento innaturale. Era il 35′ della sfida alla Dacia Arena, scrive La Gazzetta dello Sport, e il ginocchio di Gianluca Lapadula costrinse l’attaccante ad una prematura uscita di scena. Il Genoa ha poi perso, ma i pensieri nel post-partita erano tutti concentrati sugli esami a cui il numero 10 si è sottoposto ieri al Baluardo. La risonanza magnetica ha evidenziato comunque un trauma distorsivo del ginocchio sinistro, con lesione di secondo grado del legamento collaterale interno. Detto in soldoni, tra i 45 e i 50 giorni di stop: Lapadula salterà certamente sei partite (Lazio, Chievo, Inter, Bologna, Cagliari, Milan) e tornerà a disposizione di Juric intorno alla fine di ottobre.

Dopo i problemi di fascite plantare che l’avevano accompagnato a Genova, Lapadula ora è costretto a un altro pit stop forzato: si parla di due infortuni il cui tempo di recupero è più o meno simile, circa un mese e mezzo, ma c’è da fare i conti col fatto che il match contro l’Udinese era la sua prima partita dal primo minuto dopo aver assaporato il campo contro la Juventus. Il bicchiere è mezzo pieno, come detto, perché le prime sensazioni parlavano di rottura del legamento crociato, uno stop che sarebbe coinciso con svariati mesi di assenza dai campi.

 

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