L’intervista: 50 sfumature di rossoblù per Stefano Massa, genoano da mezzo secolo

La prima puntata degli aneddoti e delle curiosità in rossoblù del professore, autentica memoria storica, collaboratore di Pianetagenoa


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Domenica 20 novembre 1977: le due formazioni genovesi giocano in Lombardia (a Bergamo il Genoa, militante in Serie A, e a Como la Sampdoria, che partecipa alla Serie B). Nello scompartimento del treno speciale in cui sediamo io e mio padre cè un curioso personaggio, in una fascia d’età tra i sessanta e i settanta anni, che sfrutta le tariffe agevolate di quei convogli e gli itinerari mirati per fare delle gite turistiche. Essendo mio padre un distinto signore sulla sessantina, cerca di coinvolgerlo nel suo progetto alternativo, magnificandogli, tra l’altro, alcune trattorie di Bergamo Alta. Mio padre cortesemente svicola dalla proposta, dicendo che non si fida assolutamente a lasciare andare il figlio quindicenne da solo in uno stadio in cui la tifoseria è così ostile a quella genoana. A Ronco Scrivia il treno si ferma e davanti ci troviamo i sostenitori blucerchiati sul treno fermo a distanza di due binari. I tifosi più facinorosi delle due squadre scendono dai convogli e fanno rifornimento di pietre su quello che ci divide (i primi a darsi da fare nel gesto che 231 anni aveva consegnato alla storia Giovan Battista Perasso con il soprannome di «Balilla» sono i sampdoriani) che poi scagliano in direzione opposta. Ricordo ancora benissimo un tifoso rossoblù che diceva: “Io pietre contro il treno dei tifosi della Sampdoria non ne tiro, perché cè sopra un mio amico, ma se non ci fosse, non delle pietre, ma delle bombe, ci lancerei!”. Arrivati finalmente a destinazione, dopo la fine della partita (terminata 1-1 con beffardo pareggio orobico di Giacomo Libera a cinque minuti dalla fine), gli ultras atalantini decidono di «accompagnare» i loro colleghi genoani alla stazione e di replicare lo spettacolo mattutino di Ronco Scrivia. Ovviamente chi meno si trova a suo agio nella comunque spiacevole situazione è il «trasfertista per caso», il quale, comunque, cerca di darsi un tono con i tifosi dello scompartimento, chiedendo come ha giocato il portiere (contestato in unamichevole infrasettimanale con la Dinamo Kiev) Citterini… che altri non è che Sergio Girardi! Passata la buriana, larzillo pensionato riflette ad alta voce: “La prossima trasferta abbastanza vicina la Sampdoria la fa a Cesena…”.

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