Lapadula ha il fuoco dentro: un giocatore da Genoa

L'attaccante d'origine inca rinforza il reparto offensivo: un predatore d'area di rigore ideale per il calcio di mister Juric. Quel soprannome da cinema...

Gianluca Lapadula (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

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In Perù continuano a sperarci. Soprattutto quando il recordman Paolo Guerrero deciderà di rinunciare alla Blanquirroja. Ma Lapadula ha già detto di no una volta. Le origini peruviane della mamma sono sacre ma Gianluca, da italiano, vuole giocare con la Nazionale azzurra. Tempo fa aveva promesso di “conoscere la cultura del Perù visitando di persona il paese“. Che di per è unico al mondo essendo una lingua di terra simile alla Liguria schiacciata sul Pacifico e sorvegliata da Brasile ed Ecuador. Senza dimenticare che Cusco ha ospitato per molti secoli il glorioso Impero Inca del quale Lapadula è un diretto discendente cognatizio.

Il Genoa ha acquistato un calciatore bàrbaro, come dicono i latinoamericani. Selvaggio, predatore, animato da quel fuoco ardente che piace tanto a Ivan Juric. Nascerà sicuramente un bel rapporto con il mister croato. Lapadula ha una cattiveria agonistica d’altri tempi, ha una carica agonistica talmenta alta che sembra voglia strappare la maglia agli avversari. Un centravanti da Genoa, caratteriale, sanguigno, che non considera inutili le corse senza palla. Piacerà anche alla maggioranza dei genoani perché Lapadula trasmette la sensazione che le partite durino veramente più di novanta minuti. Il suo motto è ‘Morire su ogni pallone’, l’urlo del guerriero.

E a proposito di guerrieri. Lapadula ha un soprannome particolare, appioppato dal fratello (pure lui calciatore): Sir William Wallace. E’ l’eroe della pellicola Braveheart, il condottiero dal volto dipinto con i colori patrii che guidò il popolo scozzese verso la libertà. La trasferta esalta Lapagol, figurarsi se non accadrà anche al Ferraris quando la Nord farà ribollire il Tempio genoano. Il gioco di Juric, teso alla ricerca della superiorità numerica sulle fasce e ai continui cross, può esaltarlo: l’importante è che Lapadula venga al Genoa convinto di far bene. I dubbi sono pochi verso un calciatore che in carriera ne ha affrontate tante e superate tutte con il sacrificio. Da buon bàrbaro.

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