GRIFO D’ATTACCO – Genoa sconfitto ma che piace

Pianetagenoa1893.net incontra il giornalista Beppe Nuti per il consueto appuntamento sul Grifone

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Il Genoa perde la prima apparizione casalinga della nuova stagione di Serie A Tim contro la Juventus sfumando la possibilità di ripetere quello che si era compiuto lo scorso anno con i due gol di Simeone e l’autorete di Alex Sandro. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 48ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net“Grifo d’Attacco”.

Qual è la sua impressione riguardo alla partita di sabato? 

« Un’ottima impressione! Perchè ha ripetuto la prova che ha fatto a Reggio Emilia col Sassuolo. Un Genoa incredibile che è andato in gol contro la Juventus; una doppietta in 7 minuti non la prendevano dal 1992. Direi che è il gol lampo più importante della Serie A. Mi è piaciuto molto Pandev, Galabinov ha avuto una buona palla gol ed è un giocatore importante lì in mezzo. Veloso ha fatto chilometri su chilometri. La difesa chiaramente qualche difficoltà l’ha avuta, ma Biraschi e Rossettini possono crescere molto; Laxalt mi è piaciuto più nella ripresa che nel primo tempo; Lazovic è un ottimo crossatore ma fa solo un cross degno a partita. Proprio lo scorso anno ne fece uno a Simeone che fu gol e questa volta ne ha messa una sulla testa di Galabinov che però non è stato fortunato a metterla nel sette. Il Genoa ha aggredito subito la Juventus togliendole l’iniziativa, ha trovato il gol che le ha scombussolato le cose e poi logicamente un po’ il fatto che è calata la squadra, un po’ che ci sono state delle indecisioni – ad esempio sul gol di Cuadrado con Laxalt che si è fatto saltare facilmente – e l’imbucata di Higuain per Dybala è un tocco di classe. Il rigore concesso sul tocco di Lazovic è abbastanza generoso perchè era molto vicino. È vero però che sul rigore dato a Galabinov c’era fuorigioco. Nel complesso l’arbitro non ha influito più di tanto. Il 2-4 è bugiardo. Il Genoa ha tentato fino la fine. La Juventus non ha riserve, ha una rosa. Il Genoa ha dimostrato che un uomo in mezzo al campo ci vuole, perchè Bertolacci non è ancora quello che ci aspettiamo. Ci serve un giocatore di forza. Sturaro probabilmente non verrà più a causa dell’infortunio a Marchisio, a meno che non ci sia il miracolo. In quei pochi minuti Lapadula ha dimostrato di essere un giocatore valido. Nel complesso dobbiamo affidarci a Lapadula e Galabinov. Pandev lo vedo più come un rifinitore. Si può perdere una partita così. Si poteva pareggiare e per assurdo anche vincere. Loro sono forti in ogni settore, ma forse pagheranno la cessione di Bonucci perchè Rugani e Chiellini si possono mettere un po’ in difficoltà e così anche gli esterni».

Quali sono i punti di forza di questo Genoa?

« Sicuramente Perin. Ha fatto due miracoli, soprattutto il secondo su Mandzukic, ha avuto una prontezza di riflesso davvero incredibile e non è un caso che sia l’unico che va in nazionale. È un giocatore veramente eccezionale che si è ripreso e gli auguro tanta fortuna perchè ha avuto tanta sfiga. Direi che Rossettini può essere un ottimo acquisto. Aspetto Izzo e mi auguro che Biraschi perfezioni il tocco di palla perchè ha forza, potenza, concentrazione. È un bel giocatore. Da Bertolacci mi aspetto che si riprenda completamente, ma lo farà. Laxalt, se rimane, è una grande cosa e mi sembra che a sto punto rimanga perchè Spinazzola sembra che resterà all’Atalanta anche se io aspetto le 23:00 di giovedì. Lazovic lo vorrei vedere più in palla e davanti Lapadula credo che sia una garanzia, mi piace. Mi piace Pandev e spero non avrà momenti di difficoltà. Se Centurion, da come si sente dire – io purtroppo ho negli occhi il Centurion di qualche anno fa – riesce a fare un buon campionato è un altro buon giocatore. Io però mi aspetto ancora un centrocampista e un esterno, giocatori che possano sostituire Lazovic o Laxalt».

È soddisfatto del mercato?

«Soddisfatto è una parola grossa. Diciamo che è un Genoa che ha un Juric in più con un anno di esperienza in più e ha fatto vedere sia in casa che in trasferta un volto diverso che ha generato una spinta dal pubblico incredibile. Nelle prime giornate è difficile valutare, ma se il buongiorno si vede dal mattino… Sono moderatamente soddisfatto. Certo, se arrivassero ancora un paio di giocatori e non partisse nessuno sarei ancora più soddisfatto. Attenzione, però. Ci sono almeno otto che si giocheranno determinati posto, poi ci sarà un limbo, dove potrebbe esserci anche il Genoa, poi quelle per non lottare. Mi auguro che il Genoa non finisca come lo scorso anno. Devono fare mente locale, la lezione deve servire a capire che quello dello scorso anno è stato un campionato allucinante e non si deve arrivare alla penultima giornata per salvarsi. Il Benevento può essere uno dei punti deboli insieme al Crotone che è senza Falcinelli. Però la Spal non mi dispiace, il Chievo alla fine si riprende sempre, il Bologna ha già fatto il suo colpaccio, il Cagliari ha perso Borriello ma potrebbe arrivare Pavoletti. Bisogna stare molto attenti perchè è un campionato molto difficile quest’anno. Sono moderatamente ottimista, dobbiamo essere ottimisti senza dimenticare quello che è successo lo scorso anno. Per come la vedo io non bisogna illudersi e l’obiettivo è salvarsi al più presto e non mollare mai, perchè il campionato è lungo. Il Genoa dovrà giocare come ha sempre voluto Juric: Grinta, corsa, determinazione e non mollare mai».

Cosa si aspetta dalla sfida di Udine?

«Mi aspetto la prestazione di Reggio Emilia. L’Udinese non mi sembra che sia partita bene. Ha avuto qualche difficoltà. Io credo che il Genoa debba andare là senza problemi e cercare di fare la sua partita perchè ha i mezzi per fare risultato in Friuli. Tra l’altro a Udine, nel corso degli ultimi anni, ha portato fortuna con delle goleade e prodezze da parte dei giocatori del Grifone. La sosta capita anche a fagiolo. Si riprendono finalmente Lapadula e Centurion e penso che questo sarà utile. In più vedremo cosa porterà il mercato. Inoltre credo molto nei giovani: Salcedo, Omeonga, Pellegri quando rientrerà. Sono giocatori che possono essere utili perchè hanno voglia di giocare, di essere protagonisti. Vedo la partita con l’Udinese con un certo ottimismo, perchè nelle partite col Sassuolo e con la Juventus non li ho visti soccombere. Mi aspetto che Galabinov faccia un salto di qualità perchè è un giocatore che ha potenza fisica, fa salire la squadra, può aiutare in certi frangenti, ma in occasioni come quella con la Juventus la deve mettere dentro. Sono fiducioso».

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