Genoa, non fermarti: non ora

Il Grifone ha conquistato lontano dal Ferraris dodici dei diciassette punti totali. Andamento in netta controtendenza rispetto alla tradizione rossoblù

L'esultanza del Genoa dopo il gol al Benevento (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Solo il tempo dirà se la vittoria in extremis con il Benevento avrà fatto ritrovare al Genoa il nord della bussola rossoblù. Nel frattempo il Grifone non si deve fermare in trasferta, proprio all’ultima dell’anno, compito per niente facile su un campo ostico come quello del Toro. Ballardini vuole tenere alto il notevole rendimento (12/17) lontano dal Ferraris, andamento decisamente contrario alla tradizione rossoblù. Per farlo manderà in campo il miglior undici dopo aver studiato attentamente la squadra per tutta settimana.

Ancora una volta il caso ha fatto il suo corso, ovviamente di traverso rispetto al cammino del Genoa: come se non bastassero i molteplici infortuni di lieve entità che spolpano il gruppo, anche il maltempo ha complicato i piani. Nella giornata di mercoledì il Genoa si è rifugiato sul sintetico drenante di Arenzano, nido dei Grifonini di Sabatini. Il campo è più piccolo, i rimbalzi sono differenti ma il calcio è sempre uguale. Sicuramente Ballardini avrebbe preferito lavorare al Pio ma l’emergenza pioggia è stata gestita tempestivamente dagli addetti ai lavori.

La rifinitura di oggi, a porte chiuse, farà capire meglio che Genoa si vedrà all’Olimpico torinese, intitolato anche alla memoria del Grande Torino. Le certezze di Ballardini si chiamano Perin, Izzo, Zukanovic, Rosi, Rigoni, Veloso, Laxalt e Taarabt. Sono otto, ne mancano tre impegnati nei ballottaggi, uno per reparto.

In difesa Spolli è in vantaggio su Rossettini ma la condizione della caviglia del Flaco, sollecitata in settimana per lo più da idroterapie, non è da sottovalutare; a centrocampo Brlek è in vantaggio su Omoenga (le quotazioni di Bertolacci sono in netto rialzo) mentre in avanti il solito duello Pandev-Lapadula dovrebbe essere vinto nuovamente dal macedone. Ballardini aspetterà l’ultima rifinitura dell’anno, importantissima come non mai, per prendere le opportune decisioni. Il Genoa non deve fermarsi in trasferta, non ora.

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