ESCLUSIVA PG, Tosto: “Genoa, batti l’Empoli per le vittime di Ponte Morandi”

Il doppio ex, intervistato per inquadrare Genoa-Empoli

Vittorio Tosto in maglia Empoli (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

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Una sola stagione al Genoa per Vittorio Tosto, la 2004/05, condita dall’illecito sportivo ma pure dalla grande simpatia che il popolo rossoblù ha tributato a un difensore carismatico come il cosentino. Dopo la retrocessione del Grifone in C1 Tosto dovette lasciare a malincuore il Genoa, rescisse il contratto e passò all’Ascoli promosso in Serie A proprio al posto della sua ex squadra. Nel gennaio successivo sarebbe approdato a Empoli, diventandone un’icona della storia recente con 136 presenze. Sarebbe rimasto in Toscana per tre stagioni e mezza, e proprio in virtù del suo status di doppio ex PianetaGenoa1893.net l’ha contattato in esclusiva, così da inquadrare meglio la gara di domenica.

Vittorio Tosto in maglia Empoli (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Una stagione col Genoa per lei, tre e mezza con l’Empoli. Come vede le sue due ex squadre in vista di domenica sera?
Intanto sicuramente c’è curiosità. Io non sarò presente per lavoro, purtroppo tornerò in Italia lunedì, altrimenti sarei certamente andato allo stadio perché tra l’altro mio figlio Stefano è genoano. Ho vissuto da lontano la tragedia di Ponte Morandi, mi ha sconvolto, ha coinvolto tutta Genova portando al rinvio della prima di campionato. All’esordio assoluto del Grifone l’atmosfera inciderà tantissimo, purtroppo c’è questa tristezza, il ponte caduto. Sensazioni che si riverseranno anche sulla partita di domenica (l’ACG ha diramato un comunicato in cui annuncia 43 minuti di silenzio, uno per ogni vittima, ndr), oggi è strano riuscire a decifrare quale sia l’ambiente. Non è facile per via dei fatti accaduti, chiaramente l’ambiente incide moltissimo sulla partita, il dodicesimo uomo in campo è sempre stato la Gradinata Nord.

Il tecnico dell’Empoli, Aurelio Andreazzoli, rivelò nel 2013 come il suo principale modello fosse Arrigo Sacchi, che peraltro è il punto di partenza del gioco ballardiniano. Paragoni a parte, come vede l’Empoli?
Io partirei dal fatto che esordire in casa non è mai facile, e poi sì, l’Empoli è una bella squadra. Una formazione in salute, che ha inaugurato il nuovo campionato alla grande battendo il Cagliari. Tatticamente Andreazzoli la fa giocare molto bene, sfrutta al meglio la rosa che è consolidata e l’ha saputa schierare in campo alla perfezione. Il punto di forza è certamente questo: l’Empoli copre bene, attacca gli spazi e sfrutta la profondità. Il Genoa dovrà fare attenzione.

Facciamo un passo indietro: domenica 27 aprile 2008 lei giocò da titolare al Ferraris e vinse 0-1 grazie a un gol di Abate. Peraltro in campo c’era anche Mimmo Criscito, che domenica sera farà il suo secondo battesimo rossoblù dopo esser tornato dalla Russia…
Questo è veramente un grande ritorno, una figura come Criscito è carismatica, saprà guidare lo spogliatoio e senza ombra di dubbio il suo ritorno è graditissimo. Si tratta di un giocatore molto apprezzato dalla piazza, una persona che conosce benissimo l’ambiente e poi uno molto forte. Ottimo ritorno questo.

Un altro passo indietro. Da quando ha lasciato il Genoa, ha incontrato i rossoblù in 13 occasioni e ha perso una partita sola: era il 2 febbraio 1992 e il Grifone volava sulle ali di Aguilera e Skuhravy. Se lo ricorda?
Assolutamente sì, doppiette di Tomas e di Basistuta.

Tra l’altro PianetaGenoa1893.net la intervistò in previsione di un Genoa-Empoli nell’ottobre 2016, allora finì 0-0 e il Genoa restò in 10 per via dell’espulsione di Darko Lazovic. Come finisce invece domenica?
Io prevedo una partita aperta a tutti e tre i risultati, può succedere qualsiasi cosa. Senza ombra di dubbio il Genoa dovrà fare attenzione, però certamente vorrà fare bene all’esordio, che come ripeto arriva in casa, e soprattutto onorare anche questi ragazzi morti nella tragedia.

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