Biraschi: “Ci siamo guardati in faccia, le qualità le abbiamo”

Il difensore del Genoa è intervenuto a Gradinata Nord spiegando il cambio di marcia da Juric a Ballardini

Biraschi (foto di Genoa CFC Tanopress)

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“Dobbiamo rimanere coi piedi per terra”. Lo spiega Davide Biraschi, intervenuto questa sera a Primocanale nell’ambito di Gradinata Nord, parlando a margine della presentazione del nuovo Genoa Channel. Il difensore romano è stato tra i più positivi della gara giocata all’Olimpico contro la Lazio, dunque ha commentato la sua performance con un occhio al futuro: “Domenica ci aspetta una squadra ostica, il Chievo, che andremo ad affrontare in casa”. Impegno da non sottovalutare, ma il Grifone ha becco e artigli sufficientemente affilati per dire la sua al Bentegodi, specie dopo il morale alle stelle di cui ha fatto il pieno a Roma.

Biraschi ha spiegato come contro i clivensi serva “la mentalità giusta, perché in casa loro non lasciano nulla”, poi ha parlato invece del cambio di marcia avvenuto parallelamente all’insediamento di Davide Ballardini sulla panchina rossoblù. Coi 18 punti conquistati dal successore di Ivan Juric, c’è stata una scossa incredibile secondo l’ex difensore dell’Avellino, per il quale sarà di fondamentale importanza gettarsi alle spalle le ultime scorie della sconfitta casalinga rimediata con l’Udinese. Ma cos’è realmente cambiato da quando c’era Juric? Ci siamo guardati in faccia, non siamo una squadra che deve lottare fino alla fine per salvarsi. Ci meritiamo qualcosa in più, come ho detto ci siamo guardati in faccia, ci siamo detti ‘Che dobbiamo fare?‘, perché i calciatori ci stanno e abbiamo individualità importanti. Complessivamente puntiamo alla salvezza, che cercheremo di ottenere il prima possibile”. Poi si vedrà, naturalmente, ma Biraschi non ha alcuna intenzione di fermarsi: “Andremo a fare la guerra, col coltello tra i denti“.

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