Ballardini lancia Rossi in una notte dai contorni deandreiani

Pepito subito in campo dopo il nullaosta di medici e burocrazia. Genoa ko ma il tecnico può sorridere: la squadra ha dato una risposta positiva

Il debutto di Rossi: esce Galabinov (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il Genoa ha lucidato il proprio effetto taumaturgico. Dybala gioca male? La Joya della Juventus ha problemi extra-campo che lo rendono irrequieto? Tou lì, arriva il Grifone e il fenomeno argentino torna al gol, tra l’altro a due minuti dall’intervallo. E che dire di Giuseppe Rossi? Defraudato di un rigore che Maresca, solo omonimo dell’ex giocatore della Juve, concede frettolosamente prima di cancellarlo con la gomma Var. Un distillato d’amarezza rossoblù, una serata che potrebbe essere l’incipit di una storia dai contorni deandreiani. Dolcenera, così splendida e vera da potervi ingannare.

Il Genoa deve rammaricarsi solo con se stesso per almeno due palle gol dilapidate durante il peggior momento della Juventus, quindi tre quarti di secondo tempo. Passi la parata di Szczesny su Galabinov e l’imprecisione del bulgaro con il tiro a giro dalla distanza, ma Centurion… Centurion ha sprecato una chance da non dormirci più la notte. Gliel’ha passata Barzagli, bella come il sole, un regalo inaspettato da far strabuzzare gli occhi. E invece che fa l’argentino che balla la cumbia? S’incarta, scivola, se la allunga, abbassa la testa, insomma di tutto tranne che finalizzare da meno di tre metri. Si pensava che la Juventus concedesse un solo proiettile al Grifone, invece ne concessi due, sparati entrambi a salve.

Allora diventa giusto il 2-0 appena dieci secondi prima del debutto di Giuseppe Rossi. Il calcio si alza in piedi e applaude il ritorno di un campione assoluto. Saltellava dal freddo all’intersezione delle linee, il cuore ribolliva come un geyser, anche dopo aver messo la palla sul dischetto. Chissà se alla vigilia avrà studiato i tuffi di Szczesny durante i rigori? Maniacale com’è, la risposta positiva non sembra azzardata. Ballardini aveva una gran voglia di buttarlo dentro e non appena i medici e la burocrazia gliene hanno dato occasione lui l’ha colta. Un regalo fatto a un fiore sbocciato a Natale.

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