Nella corsa scudetto c’è anche il Napoli. L’urlo è arrivato ieri sera prepotentemente, al San Paolo, al termine di una gara combattuta che ha visto i partenopei avere la meglio su un Genoa coriaceo ma non completamente attento: da una disattenzione, al 27′ del secondo tempo, è nato il corner sugli sviluppi del quale l’incornata di Raúl Albiol (a beffare Galabinov, che per ironia della sorte fa del gioco aereo la sua specialità) ha portato la banda Sarri a meno due punti dalla Juventus prima. Il campionato è riaperto, segnala stamani Tuttosport, perché il Grifone non s’è “scansato” e il Napoli ha saputo convivere con la sofferenza.
Era dal 10 gennaio 2016 che il centrale spagnolo ex Real Madrid non andava in gol. Allora l’avversario era il Frosinone: andando ancora più a ritroso, la penultima mercatura di Albiol prima di ieri sera era quella del gennaio 2014 col Chievo come vittima. Tornato dopo due anni sul tabellino, il difensore iberico ha mostrato la sua leadership e il gol che ha messo a segno ha avuto il merito di risolvere una partita complicata. Il Napoli ha cominciato col freno a mano tirato, le folate del Grifone hanno trovato in Lazovic un buon interprete (schierato mezzala da Ballardini, mossa a sorpresa) e pure i vari Bertolacci e Spolli hanno accentuato la loro pericolosità nell’area di rigore difesa da Pepe Reina. C’è voluta una buona mezzora per vedere il solito gioco azzurro, Mertens straripante e Allan in percussione. I partenopei hanno inoltre legittimato il vantaggio colpendo due legni (Insigne e Mertens, in tutto l’anno sono ben quindici), riuscendo a ottenere i tre punti alla maniera delle grandi squadre: palla inattiva, colpo di testa di un difensore. Il Genoa ha venduto cara la pelle, ma alla fine s ‘è trovato a secco.
