Afriye Acquah, Joel Obi. Nomi che da tempo risuonano dalle parti di Genova, dati per vicini al Grifone ma di fatto più che mai lontani. Il profilo di entrambi piacerebbe a Ballardini, segnala Tuttosport questa mattina in edicola, ma le possibilità che almeno uno dei due giochi i prossimi mesi con la maglia rossoblù indosso si spengono progressivamente col passare delle ore. Cronaca di un affare fatto e mai concluso, di adescamenti e sondaggi, di trattative o più concretamente soltanto semplici idee di calciomercato.
Obi ha il contratto in scadenza nel 2019, e puntando proprio sul fatto che prossimamente sarà un free agent il Genoa, oltre al Cagliari, ha presentato l’offerta di prestito sperando poi di poter scritturare le prestazioni dell’ex Inter a zero. Mossa intelligente, che però s’è presto scontrata con le resistenze di Urbano Cairo: o Obi parte a titolo definitivo, o resta. Pare che sia la seconda eventualità quella destinata a palesarsi, visto che anche la terza squadra in lizza per il nigeriano, il Benfica, non è convinta dal tirar fuori 4,5 milioni per il cartellino del centrocampista. Stesso discorso per Acquah, che al pari del compagno si ritroverà impantanato in una mediana ancora più affollata e africana (in arrivo alla corte di Mazzarri c’è pure Godfred Donsah dal Bologna). Pure per il ghanese il discorso è chiaro: il ds granata Petrachi vorrebbe cedere almeno uno tra lui e Obi per evitare una rosa extra large a centrocampo, del resto col Bologna i contatti sono serrati e da entrambe le parti, riporta il quotidiano torinese, si vorrebbe chiudere. Il problema, semmai, è che anche ieri sera c’è stato un tentativo di imbastire uno scambio con Laxalt andato a vuoto. La sensazione è che ora il Genoa sai destinato a virare su altri profili, e che sotto la Mole restino tutti quanti i partenti. Prospettiva beffarda, ma il calciomercato è anche questo. Fermo restando, però, che c’è tempo fino alle 23 di questa sera.