Se entro venerdì non saranno ancora stati mossi passi consistenti nell’affare Perin, probabile che tutto il castello rischi di saltare per aria. Questa la ricostruzione che compare sulle colonne di Tuttosport stamani, rivelando una certa impellenza da parte genoana nella chiusura dell’affare. Comprensibile, del resto prima sarà annunciata la cessione dell’Airone e prima verrà reperito un sostituto inserito negli oliati meccanismi ballardiniani: tuttavia resta la forbice con la Juventus (10 milioni offerti, 20 richiesto) e pure sull’inserimento delle contropartite resta ora qualche dubbio.
La situazione è chiara: tramontata la romantica ipotesi Stefano Sturaro per via dell’alto ingaggio percepito dal sanremese sotto la Mole e di qualche interesse dalla Spagna, resta caldo il nome di Rolando Mandragora. Il centrocampista è tornato a Vinovo dal prestito al Crotone e potrebbe prendere ancora una volta la rotta per il Ferraris salutato nel 2015. Sarebbe un profilo gradito alla dirigenza rossoblù, abbastanza low cost (450mila all’anno) e che permetterebbe di mettere un tappullo a centrocampo. Non in porta, dove serve l’erede di un Mattia Perin che dopo dieci anni di Genoa (e due trofei, campionato e Supercoppa Primavera) va verso Torino.
