“Io qui sto bene, questa è una piazza che mi sta dando tanto, penso di rimanere a lungo anche se ovviamente non so cosa mi possa riservare il futuro”. Esordisce così Davide Biraschi alla domanda postagli da Tuttosport in relazione al suo futuro, per capire come l’ex Avellino viva il suo periodo al Grifone. Quelle del difensore romano sono parole al miele, dichiarazioni d’amore di chi anche oggi uscirà dal tunnel del Luigi Ferraris con l’aria di chi sente privilegiato: “Al Genoa sento l’affetto dei tifosi, la città è tranquilla, esiste un grande rispetto fuori dal campo per i giocatori di entrambe le squadre. E poi c’è il mare, e dove c’è il mare si sta meglio…”.
Biraschi, che del suo eclettismo ne ha fatto prima un tratto distintivo e poi una merce pregiata da esporre sul mercato, ammette di stare bene dov’è ora. Centrali moderni e abili come lui, specie in prospettiva, fanno venir l’acquolina alla gola alle big e pure un difensore esperto come Nicolas Spolli nei giorni scorsi incensò le potenzialità del collega. Che ricambia (“Giocatore fondamentale, l’abbiamo ritrovato dopo l’infortunio di inizio stagione”), salvo poi ammettere: “E’ vero, sono cresciuto sotto tutti i punti di vista, ho acquisito sicurezza e sono molto soddisfatto dei miei risultati personali. Molto meno di quelli di squadra, perché il Genoa è un collettivo composto da ottimi giocatori che però per un serie di ragioni non è riuscito a esprimere il meglio di sé stesso”.
Da terzino di una difesa a quattro, ma pure da centrale di destra in uno schieramento a tre uomini, Biraschi ha saputo dar prova di sapere il fatto suo. Il suo Grifone è reduce da tre ko di fila, ma può dirsi risollevato grazie a Ballardini e a una marcia che rapidamente ha condotto i rossoblù fuori dalla lotta retrocessione: “E’ un tecnico di esperienza ma con le idee ben chiare, ci ha trasmesso sicurezza e consapevolezza nei nostri mezzi”. La classifica penalizza Biraschi e il Genoa, ma l’opportunità per la svolta è qui, alle 15 di oggi.
