Quattro passi indietro per il Genoa

Repubblica Genoa descrive una squadra passiva contro la Juventus

La delusione dei giocatori del Genoa dopo il 4-0 subito dalla Juventus (Foto Tanopress/Genoa cfc)

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Quattro passi indietro, in questo momento dell’anno, rischiano di pesare molto. Il giorno dopo la disfatta di Torino, La Repubblica – Genova parla di una squadra passiva, che ha subito le folate bianconere incapace di reagire. Il cambio di allenatore, il ritorno di Juric, la sfiducia del patron Preziosi e una contestazione che non accenna a diminuire: dietro le quinte si sta peggio che in scena. Scena che al momento vede il Grifone volar basso, sul filo del rasoio. La salvezza è di colpo diventata una target da non fallire, alla luce di una pazza domenica in cui Crotone ed Empoli sono riuscite nelle rispettive missions impossibile. La retroguardia di Juric imbarca acqua: contando i quattro di ieri, il computo dei gol subiti recita ora 56. Dybala e Mandzukic sono stati lasciati liberi di scorrazzare per il prato: il primo ha messo sotto chiave il match 2′ dopo l’autogol di Munoz, il secondo ha sfoderato una prodezza da vedere e rivedere. Bonucci ha catturato l’attenzione non solo con chiusure ed anticipi, ma anche con una rete favolosa. Tutto troppo facile, pur ammettendo un divario enorme. Già dal 45′ Juric aveva compreso che, essendo la battaglia ormai persa, occorreva leccarsi le ferite e pensare a non uscir sconfitti dalla guerra. Ecco spiegate le sostituzioni del diffidato Laxalt e di un Burdisso molto nervoso e a rischio espulsione. Una serata difficile ha portato e porterà a scelte sul piano tecnico. Ci si è avviati verso la fine, tra la rassegnazione rossoblù e la voglia di fare bianconera. In fondo, avevano da vendicare il 3-1 dell’andata.

Matteo Albanese

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