Luis Alberto ritrova il Genoa, dove sbocciò per la prima volta

Lo scorso 15 aprile, lo spagnolo firmò il 2-2 in pieno recupero con il suo primo gol in Italia: a cinque mesi di distanza, è diventato insostituibile

@ Marco Rosi / Fotonotizia

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Aveva ricevuto palla, si trovava all’incirca al limite dell’area di rigore difesa da Perin, decise di scagliare una conclusione a fil di palo che fu vista entrare inesorabilmente nel sacco. Questo, oltre ad esser il primo gol di Luis Alberto con la maglia della Lazio, è stato anche il momento sliding-doors della sua parentesi in Serie A. Già, perché questa sassata in pieno recupero consentì ai biancocelesti di acciuffare il pari (2-2) contro un Genoa che conduceva grazie a Simeone e all’ex Pandev. Era il 15 aprile scorso, al Ferraris, Genoa-Lazio.

Sono accadute tante cose da allora, segnala La Gazzetta dello Sport: nel frattempo, lo spagnolo ha smesso di esser frettolosamente catalogato come un pacchetto misterioso e ha vestito ben presto i panni di uno degli insostituibili per mister Inzaghi. Una freccia importante che il tecnico non ha mancato di estrarre dalla sua faretra nei momenti di necessità, un cumulo di qualità che prima erano celate da una forma fisica non perfetta. A partire da quel gol, Luis Alberto cominciò a prendersi la Lazio: a cinque mesi di distanza, è infatti forte la consapevolezza che lo spagnolo rivesta un ruolo importante nell’undici di un Filippo Inzaghi che non ha più potuto farne a meno. Oggi è un titolare, un imprescindibile, un valore aggiunto della rosa capitolina, un polivalente centrocampista (contro il Vitesse, giovedì, è stato schierato da trequartista, mezzala e perfino regista) e a Marassi tornerà nel ruolo che preferisce. Sulla trequarti, posizione dalla quale ha segnato il gol contro il Milan domenica scorsa: è stata la prima esultanza di Alberto all’Olimpico. Ora che tornerà a Genova, vorrà certamente ripetersi.

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