Giorno 15 ottobre, la Lazio s’è presentata allo Stadium riuscendo in un sacco storico per dimensioni e portata del fenomeno: erano 15 anni che i biancocelesti non vincevano nel fortino bianconero, a Torino, lasso di tempo cui Ciro Immobile ha posto definitiva fine per un sensibile aggiornamento delle statistiche. Prima sconfitta casalinga impressa alla Vecchia Signora in 41 partite, coronata dall’errore di Paulo Dybala dal dischetto del rigore. Stesso discorso il 19 novembre, quando a Genova la Sampdoria si era portata sul 3-0 riuscendo a conservare i tre punti pur con due reti incassate nella seconda frazione. Rimonta non riuscita contro i blucerchiati, ma sì coi rossoblù, al Ferraris il 26 agosto: finì 2-4 allora, col Grifone che ora allo Stadium può chiudere il cerchio sgambettando la corsa della banda Allegri.
Sentenza forte, questa, tracciata dalle colonne de La Gazzetta dello Sport stamani: la Juventus fatica dopo gli stop. Ora che il calciomercato ha consentito tempo a Ballardini per affilare la sua spada, perché non provare a tentare il colpaccio a Torino? Allegri negli ultimi mesi ha dovuto rispolverare il miglior Benatia togliendo un palleggiatore a metà campo per inserire un mediano più fisico, dunque abbassando il baricentro. Contro i rossoblù mancheranno in tanti (Buffon e Cuadrado, ma pure Dybala è a rischio), l’ansia da rientro può fare il resto. Due tonfi clamorosi sono già stati messi a referto, sarà l’ora del terzo?