Il Genoa passa il turno, ma col Cesena ha faticato molto

La Gazzetta rivela come il 3-5-2 di Camplone abbia messo in difficoltà il 3-4-3 di Juric. Alla fine si festeggia con Simeone e Laxalt, ma restano i problemi in difesa

Giovanni Simeone (Genoa) celebrate after gol 1-1 during the TIM Cup match between Genoa CFC and AC Cesena at Stadio Luigi Ferraris on August 13, 2017 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

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Ha funzionato, il 3-5-2 sviluppato dal tecnico dei bianconeri Camplone: il Grifone si è trovato ingabbiato, sterilmente chiuso nel suo 3-4-3 e costretto a cercar altre soluzioni per offendere. La difesa a tre dei romagnoli, segnala questa mattina La Gazzetta dello Sport, ha poi portato tre sostanziali benefici: in primis il fatto di potersi concedere la superiorità a centrocampo (ben sfruttata), poi il porre rimedio agli accentramenti di Goran Pandev e in ultimo luogo la necessità (fatta virtù) di dover rispondere agli uno contro uno dinanzi al tridente genoano.

La partita è stata equilibrata per larghi tratti, specie nelle fasi iniziali in cui non si è vista la differenza di categoria: nonostante i primi minuti a matrice esclusivamente rossoblù (Ninkovic subito pericoloso e Simeone a scheggiare il palo dopo 11′), c’è stata la reazione ospite sospinta dalle folate di Crimi e Laribi. Perin si è dovuto opporre all’insidiosa conclusione di Eguelfi, Pandev è stato fermato da un ottimo Fulignati, ma col tempo il Genoa si è sciolto. Sorpreso dall’intraprendenza ospite, col Cesena che non ha mancato di sottolineare gli evidenti limiti della retroguardia rossoblù (difficoltà nell’impostazione e carenza di personalità). Proprio a causa di queste, il Grifone si è trovato sotto nel punteggio: Spolli ha preferito non buttare in fallo laterale un pallone giocandolo, ma male e dunque portando al calcio di rigore. Con Taarabt in campo, è arrivata la sveglia. Il marocchino ha dato una scossa forse anche inattesa, con Pandev rispolveratosi rifinitore e assistman di Simeone in occasione della rete che è valsa il pari. Jallow ha rischiato di far capitombolare rovinosamente il Grifone, prima che Laxalt mettesse sotto chiave il passaggio del turno e il Genoa potesse finalmente festeggiare: merito di un’incursione di Luca Rigoni, il cui cross ha trovato l’inesorabile deviazione di Diego Laxalt.

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