Gazzetta dello Sport: è Genoa revolution

In ritiro, 13 volti nuovi su 23

Lapadula Zukanovic
Pilati, Zukanovic Biraschi e Lapadula (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Da ieri pomeriggio il Genoa s’allena a Brunico, con una rosa light: Ballardini ha chiesto e ottenuto tagli, dunque a Pegli sono rimasti Asencio, Galabinov, El Yamiq e Rossettini, col bulgaro, l’egiziano e l’italiano già in rosa nella scorsa bifronte stagione. Sono soli 9, a conti fatti, i reduci del Grifone 2017/18, senza contare Pandev che ieri è diventato papà e il duo Hiljemark+Laxalt impegnato al Mondiale. E soprattutto, pure qualora l’uruguaiano dovesse aggregarsi, il suo futuro sembra sempre di più lontano dalla Lanterna.

Biraschi, Spolli e Zukanovic costituiscono lo zoccolo duro in difesa (con l’arrivo di Criscito ad aggiungere leadership), a centrocampo c’è Bessa mentre in avanti è l’ora di Medeiros. Cercano spazio altri volti dello scorso anno, quali Omeonga, Pedro Pereira e Lazovic, nell’attesa che si sblocchi la situazione Lapadula in attacco. Al momento l’ex Milan pare intenzionato a restare per mostrare il suo talento dopo un primo anno travagliato, ma non è affatto esclusa una sua cessione.

Gli undici volti nuovi, oltre a Russo e Zanimacchia, potrebbero diventare quattordici con un innesto per reparto: se non dovesse tornare Bertolacci ci sarebbero Favilli, Gomez, Dalmonte e Chajia. I sei gol di Piatek fanno leccar le dita al Genoa, ma c’è pure da evidenziare il gran contributo del terzino Lakicevic. Sandro e Romulo sembrano già inseriti, Kouamé e Spinelli lo saranno presto, Mazzitelli si propone con continuità e in porta è stato completo restyling: Marchetti, Vodisek e Russo. Proprio dai pali è partita la Genoa revolution, conclude La Gazzetta dello Sport.

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