Volendo usare un paragone caro al suo tecnico, Ivan Juric, il Genoa heavy metal di ieri ha alzato il volume della sua musica alla Sardegna Arena. Alla fine la festa è stata rossoblù, ma non dei padroni di casa che invece hanno incassato il quarto ko di fila, terzo in casa. Un concerto armonico, diretto da Galabinov, Taarabt e il rientrante Rigoni, musica per le orecchie del Grifone ma fastidio per il Cagliari: forse è per questo che, scrive La Gazzetta dello Sport, si parla già dei vari Oddo, Iachini, Colantuono e Guidolin per prendere in corsa il posto dell’attuale direttore d’orchestra Massimo Rastelli.
Genoa più efficace negli ultimi 16 metri, come auspicato da Juric, Taarabt sugli scudi (gran gol quello del 2-0, triangolazione con Rigoni e destro radente), prova agevolata dall’azione con cui Galabinov segnava l’1-0 dopo soli 7 minuti. Il Cagliari si è potuto consolare solo col ritorno al gol di Pavoletti, ex della sfida e alla prima esultanza dopo quasi un anno di buio: il resto, rigore concesso dal Var e trasformato da Joao Pedro a parte, è tutto un dominio dell’orchestra rossoblù giunta da Genova apposta per mettere i bastoni fra le ruote al Cagliari. E l’atteggiamento propositivo di una squadra tornata a giocar bene, segnala infine la rosea, ha giustamente premiato il Grifone con la prima vittoria in questo campionato.