Ora che quantomeno la situazione in classifica s’è fatta meno preoccupante, in casa Genoa è tempo di affinare qualche meccanismo che inizialmente è stato tralasciato. Se nelle prime partite Davide Ballardini ha pensato a organizzare una squadra compatta che pensasse pragmaticamente a non prendere gol prima che farne, ora il tecnico ravennate sembra voler osare un poco di più. Ed è con questo fine che, si legge stamani su La Gazzetta dello Sport, servirà aumentare la qualità davanti.
Giuseppe Rossi è stato acquistato per questo, stupendo subito tutti per la brillantezza. Pepito è in cerca di una forma fisica sempre migliore, i primi minuti in rossoblù lo hanno moralmente elettrizzato e chissà che non possa a breve trovare la tanto desiderata titolarità. Non contro il Benevento, probabilmente, perché Ballardini è intenzionato a confermare la fiducia alla coppia Taarabt-Pandev ma l’assenza del marocchino in due giorni di allenamento è una carta a vantaggio di Gianluca Lapadula in coppia col macedone dall’inizio. Il numero 10 è uno degli elementi che dovrebbe essere in teoria avvantaggiato dalla prossima fase del BallarGenoa, e dopo un’estate difficile punta a scrollarsi di dosso il peso accumulato in un inizio di stagione non facile. Pure Pietro Pellegri è tornato stabilmente in prima squadra, dopo un attacco influenzale che l’aveva tenuto ai box: fermo restando che si tratta di un classe 2001, estremamente giovane e dunque da dosare, la rosea segnala come anche lui possa rivestire un ruolo fondamentale nelle gerarchie di Ballardini visto che Galabinov pare ormai in partenza.