Se ieri sera l’Arpal ha alzato il livello d’allerta meteo, arancione fino alle 16 di oggi e gialla fino alle 20, permane il rischio che Genoa-Milan possa non giocarsi. Prevista per le 18 al Luigi Ferraris, la partita sarebbe messa a rischio dalle abbondanti precipitazioni che s’abbatteranno sul capoluogo ligure e in caso di peggioramenti ecco che potrebbe subire il rinvio. Nel caso così non fosse, segnala La Gazzetta dello Sport stamani in edicola, lo stadio genovese si tramuterà in palco per una sentitissima battaglia: lo scorso anno finì 3-0, Ninkovic, autorete di Kucka e sigillo finale di Pavoletti, stavolta i presupposti per 90′ di passione arrivano dai tanti ex che si sfideranno.
Sarà l’incrocio di Andrea Bertolacci, al Genoa in prestito proprio dal Milan dopo anni incolori: “Non riuscivo a trovare la condizione migliore”, cosa che in questo periodo sembra però avere. Merito di un romantico ritorno all’ombra della Lanterna, che ha riabbracciato il centrocampista oggi nuovamente fulcro del gioco rossoblù. Il Grifone s’aspetta molto dal suo numero 8, che è partito in sordina salvo carburare e tornare pian piano sui magnifici livelli del 2014/15 (sei reti in 34 gare sotto la direzione di Gasperini). Ballardini gli ha affidato le chiavi della macchina, complice l’assenza di Miguel Veloso, e se lo potrà godere fino al 20 giugno 2019 quando scadrà il prestito. Se Bertolacci sarà in campo dal 1′, Gianluca Lapadula partirà probabilmente dalla panchina dopo performances tutt’altro che esaltanti: il Genoa dovrà obbligatoriamente riscattarlo pagando 11 milioni a fine stagione, ma il rendimento dell’italo-peruviano convince poco. Due gol, entrambi su rigore, che però sono valsi 4 punti importanti in chiave salvezza: sole cinque apparizioni da titolare, una condizione fisica non ottimale e, più in generale, un gigantesco punto interrogativo su di lui. Ci sarebbe poi un terzo ex, conclude la rosea, ma non sarà della partita perché Adel Taarabt, rientrato da una fastidiosa lombosciatalgia, non è ancora al top. Gli altri due sì invece, saranno del match. E vorranno certamente dire la loro.