Gazzetta dello Sport, è la rivincita di Prandelli

Due anni fa litigò con Lotito, ieri ha stoppato la Lazio

Bessa Genoa squadra gruppo
Bessa in cima alla squadra che festeggia Criscito (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Gli spettri di due anni fa, con lo screzio tra Cesare Prandelli e Claudio Lotito – e la successiva virata della Lazio su Marcelo Bielsa, prima che anche l’argentino saltasse e si ripiegasse su Simone Inzaghi – sono riaffiorati ieri sera. La Lazio non solo è uscita a mani vuote dal Ferraris, ma pure ridimensionata: mai in questo campionato aveva tirato in porta sole sette volte, inoltre per la sesta gara consecutiva non riesce a segnare più di un gol. Se c’è del merito in questo, allora però va spartito, non solo consegnato a un Andrei Radu decisivo in un paio di occasioni con altrettanto pregevoli interventi (su Correa, su Badelj con l’aiuto della traversa), bensì pure donato a Cesare Prandelli. Decisivi i cambi del tecnico di Orzinuovi, capace di imprimere la svolta alla partita dosando Daniel Bessa e rompendo gli equilibri con l’ingresso di Goran Pandev.

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport segnala il cambio di passo: il Genoa ha accettato di subir la Lazio schierando un centrocampo solido, poi ha progressivamente preso in mano le redini del match arrivando a mettere in crisi il sistema biancoceleste con un rombo letale negli ultimi 15′ d’assalto. Il merito di Prandelli sta poi nell’aver fatto di Sanabria un alter ego di Piatek (e il paraguaiano per ora condivide la stessa grinta sottoporta che rese celebre il polacco), nell’aver preso il quarto risultato utile consecutivo e soprattutto nell’esservi riuscito malgrado la Lazio meritasse sostanzialmente il pari. Cesare da Orzinuovi s’è preso una rivincita non da poco, in un Ferraris gremito, specialmente mostrando il suo calcio.

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