Gallazzi aveva offerto 120 milioni più 30 per il Genoa

Preziosi ha rifiutato la lettera d'intenti perché non ha ritenuto sufficienti le garanzie economiche presentate

Giulio Gallazzi (Foto Primocanale)

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Il Genoa resta ad Enrico Preziosi. Questa la svolta improvvisa che ieri, in serata, ha scombussolato violentemente il mondo rossoblù: stando a quanto si legge su La Gazzetta dello Sport, infatti, il Joker ha infatti rifiutato l’offerta pervenutagli sulla scrivania da Giulio Gallazzi, l’uomo dei fondi, presidente di Sri Group. Niente Beniamino Anselmi come presidente in pectore, quindi, visto che l’attuale patron del Genoa non ha ritenuto adeguate le garanzie economiche presentate dal gruppo londinese (col fondo Bybrook dietro).

Il fatto che Preziosi abbia respinto la lettera di intenti senza tentennare è un chiaro segno, secondo la rosea, di come la trattativa (che ormai si protraeva per il quarto mese) sia ormai arrivata alla definitiva fine. Ieri la lettera dell’Sri Group è arrivata poco dopo le 16:30 e conteneva al suo interno una cifra leggermente più alta rispetto a quella spedita il primo settembre: sempre circa 120 milioni come valutazione, ma questa volta incrementati di ulteriori 30 all’indirizzo di Preziosi (in due tranche). Offerta non accettata dall’attuale patron, secondo il quale non c’erano le basi per cedere il Grifone. Tuttavia l’imprenditore avellinese ha altresì dichiarato come stia già cercando un advisor. Il Genoa resta dunque in vendita, mentre ieri la squadra ha proseguito con la preparazione in vista della sfida di sabato contro il Bologna: sugli spalti, come vi avevamo già annunciato ieri sera (CLICCA QUI PER LEGGERE IL PEZZO), è stato esposto lo striscione “Noi al vostro fianco. Voi non traditeci”.

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