La storia recente insegna che tra la Sampdoria e il derby c’è una strana affinità: tre vittorie di fila. La quarta sarebbe da record, inedito, senza contare all’impatto sul morale e alle gerarchie cittadine. Non per questo però il Genoa parte battuto, anzi: nelle parole del tecnico Marco Giampaolo ieri sarebbe invece il Grifone il favorito di questo 116° confronto all’ombra della Lanterna e in riva al Bisagno. Il sogno blucerchiato dell’Europa League contro la malsana volontà genoana di riscattare una stagione ambigua con un successo nello scontro diretto. Si sprecano le emozioni, le sensazioni, è semplicemente un duello intestino tra i quartieri di Zena, un evento in grado di polarizzare l’intera città in modo inscindibile. Ne parla, stamani, il Corriere dello Sport.
Un girone dopo l’affermazione doriana in casa del Grifone, 0-2 e panchina di Juric saltata, i rossoblù hanno trovato grinta e compattezza. Merito di Ballardini, essenzialmente, visto che l’avvicendamento alla guida tecnica ha portato in dose un risollevamento immediato utilissimo, se non fondamentale, per togliersi dalla zona a rischio. Ora il Genoa è virtualmente salvo, con un’identità e una sua fisionomia, ma dovrà fare attenzione alla Samp e a un Fabio Quagliarella in astinenza da due mesi e mezzo col gol. Andò in rete il 4 novembre, l’attaccante campano, insieme a quel Gastón Ramírez il cui posto stasera potrebbe esser preso da Caprari. Sono tuttavia presenti tutti gli ingredienti per dare spettacolo, Luigi Ferraris gremito e un’attesa che cresce col passare delle ore. Nel Genoa da salvezza gli occhi sono puntati su Lapadula, che ha ricominciato a segnare proprio in concomitanza con gli infortuni di Galabinov e Taarabt. Rispetto all’andata, le quotazioni del Grifone sono in netta ascesa. Sarà però il campo ad aver l’ultima parola.