Clima rovente: la panchina di Juric traballa pericolosamente

Il Ferraris sarà blindato, il tecnico è in bilico e si affida ancora a Pietro Pellegri

Ivan Juric in panchina (foto di Tanopress)

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Non sarà presente, questa sera allo stadio, il presidente Preziosi. Decisione presa da tempo e agevolata dai crescenti malumori che si stanno diffondendo a macchia d’olio relativi all’insoddisfazione dopo la mancata chiusura della trattativa con Gallazzi. In un Ferraris blindato , sorvegliato e pullulo di agenti della Digos, il Genoa scenderà però in campo per ottenere i tre punti. I primi tre stagionali, sarebbero, se la squadra di Ivan Juric riuscisse a sconfiggere il Bologna di Donadoni in una cornice tesa e infuocata, mettendo fine al deludente inizio di stagione.

Se però la squadra dovesse continuare sulla strada già battuta dall’inizio di campionato a questa parte, e dunque non facesse punti proponendo un calcio prevedibile e inaccettabile per una sfida in casa, ecco che la panchina sulla quale è seduto oggi il tecnico croato potrebbe saltare. Già in una situazione spinosa, costantemente sul filo del rasoio ma ancora supportato dalla tifoseria, Juric si è dichiarato sereno, ha chiosato di poter pensar solo alla partita, affermando di non voler dar peso a eventi che non è in grado di condizionare. Ma secondo La Gazzetta dello Sport la posizione dell’allenatore originario di Spalato sarebbe a serio rischio: avrà a disposizione Veloso e Laxalt, per quella che potrebbe esser la sua ultima in rossoblù prima del possibile secondo esonero a Genova, poi punterà ancora su Pellegri, che secondo la rosea avrebbe vinto il ballottaggio con Galabinov, supportato da Palladino e Ricci. Proprio dagli esterni dovrà partire, o almeno il tifo si augura, il volo del Grifone: intanto, le statistiche ricordano che dal 1976-77 il Genoa non partiva così male…

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