Verso Genoa-Udinese: difese a confronto

Il rendimento di Ferrari, Biava e Bocchetti è andato al di là  delle più rosee aspettative. I friulani in otto partite non hanno subito reti


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Le due facce di una stessa medaglia: il modulo 3-4-3. Da una parte il Genoa, che, grazie a diversi elementi duttili e tatticamente molto intelligenti, è riuscito a trovare il proprio equilibrio. Dall’altra l’Udinese, che invece ha palesato qualche lacuna di troppo nel reparto arretrato, vanificando in certe situazioni quanto di buono costruito dal pacchetto offensivo.

Sostenere che la forza del Genoa stia nella difesa sarebbe riduttivo, ma è innegabile che il rendimento di Matteo Ferrari, Beppe Biava e Salvatore Bocchetti è andato al di là delle più rosee aspettative. Soprattutto l’ex palermitano si sta confermando sempre più come uno dei pilastri di questa squadra. E non è escluso che anche Marcello Lippi possa accorgersene presto.

Se la difesa gira, il merito è anche di Mimmo Criscito, che per buona parte del girone d’andata ha fornito un contributo importante, per poi traslocare a centrocampo. Si è rivelato un acquisto azzeccato quello di Sokratis Papastathopoulos, mentre il generoso Marco Rossi, da capitano vero, è arretrato ogni volta che le circostanze lo hanno reso necessario.

Ben dodici le circostanze in cui il Genoa è riuscito a mantenere inviolata la propria porta: un numero davvero considerevole. La giornata più “nera” è invece coincisa con la trasferta sul campo della Juventus, quando Rubinho si vide costretto ad incassare quattro reti.

L’Udinese ha portato a termine otto partite senza subire gol. La sconfitta più netta è maturata a San Siro contro il Milan: 5-1.

Claudio Baffico

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