Tutto il Ferraris per Mattia Perin

L'Airone nel corso di dieci anni ha rappresentato il sogno genoano: dalle giovanili fino a diventare leader della prima squadra

(foto di Genoa CFC Tanopress)

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Oggi non sarà una domenica come tutte le altre. Oggi non sarà la solita ultima domenica che chiude il campionato. Oggi sarà una giornata del tutto peculiare, caratterizzata da un’atmosfera ricca di emozioni contrastanti. Gratitudine e tristezza fuse in novanta minuti. Mattia Perin lascia il Genoa per imbattersi in un’avventura superiore. Il pubblico del Ferraris sarà tutto per l’Airone che nel corso di dieci anni ha rappresentato il sogno genoano: dalle giovanili fino a diventare leader della prima squadra, dallo studiare i valori del Genoa fino a insegnarli agli ultimi arrivati, da vero capitano.

Perin ha dato due crociati e una spalla per la porta del Grifo. Un percorso, quello tra i grandi, iniziato male ma che terminerà con il tributo di tutti. In molti farebbero la firma a chiudere in bellezza come farà oggi il portiere, al netto del risultato del campo. Perin partì malissimo, è vero: tanto male che Bizzarri fu il suo “tutore” per qualche mese essendo un collega di reparto leale ed esperto. Mattia, però, chiude la sua (prima?) avventura al Genoa con l’anno della consacrazione. Nove mesi a grandi livelli, densi di parate e interventi fuori dal comune; nove mesi filati via finalmente senza un infortunio grave. Perin ne aveva assolutamente bisogno per dimostrare di essere tornato al massimo.

Dalla parata strabiliante su Matri in Genoa-Sassuolo fino ai molteplici interventi a Torino, contro il Toro, un girone fa. L’apogeo periniano. Successivamente tante altre prestazioni da campione che non sono passate inosservate a chi siede sull’altra riva del Po, quella bianconera. Lo attende la Juventus, in teoria l’attuale favorita, in pratica chissà: in ogni caso a Villa Rostan non sono ancora giunti fax ufficiali. Buffon ieri ha lasciato la squadra sette volte campione d’Italia con una grande passerella, idem per Perin in una domenica che non sarà come tutte le altre.

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