Il Genoa contro un’utopia chiamata San Paolo

L'amichevole contro il Turku è stata una sgranchita di gambe di metà settimana. A Napoli sarà una gara da Grifo, una battaglia su ogni palla

Mattia Perin (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Gli equilibri del campionato hanno preso una diversa inclinazione dopo Juventus-Atalanta. Con quattro (cinque, a oggi lo scontro diretto è a loro favorevole) punti di vantaggio la squadra di Allegri ha “brekkato”, come accade nel tennis, il Napoli. Le parole di Sarri, già dopo il 2-4 con la Roma, erano acquisibili indizi di resa? Il Genoa non ci deve assolutamente credere perché i partenopei possono giocare mentalmente più liberi, scevri dal condizionamento del primo posto e dall’assillo della vittoria. Non è azzardato pensare che il Napoli, d’ora in avanti, alzerà la qualità del proprio gioco.

Tempo al tempo, però. Il turno di campionato capita bene al Grifone che andrà al San Paolo consapevole delle proprie forze in un momento non troppo felice per il Napoli. Con Ballardini in panchina tutte le grandi hanno faticato e solo Juventus e Milan hanno fatto bottino pieno: i rossoneri sono passati dallo spioncino della porta, con il residuale dubbio del gol di Rigoni annullato per (presunzione di) fuorigioco; i bianconeri soffrirono a Torino negli ultimi venti minuti di gara, alle corde e con il baricentro in area di rigore. A Napoli sarà una gara da Grifo, insomma una battaglia su ogni palla.

Lo stile di gioco rossoblù non spiana la strada al Napoli: il Genoa sicuramente non si “scanserà”, termine antisportivo di moda negli ultimi tempi. Blocco basso e ripartenze, leggasi catenaccio e contropiede, caratterizzeranno i novanta minuti del Grifo vesuviano: per l’ennesima volta sarà importante il lavoro senza palla (e durerà molti minuti alla luce della capacità di palleggio del Napoli) delle mezz’ali per raddoppiare sulle fonti di gioco azzurre, e dei laterali di centrocampo per assicurare la superiorità numerica nel bunker di fronte a Perin. L’amichevole contro i finlandesi del Turku non è attendibile essendo stata una sgranchita di gambe di metà settimana. Da oggi fino a sabato al Pio si tornerà a fare sul serio per rendere possibile un risultato che molti, forse troppi, spacciano come utopia.

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