Genoa, scrivi la pagina mancante nel diario del timoniere

Il Grifone ha tante motivazioni per credere alla vittoria con l'Inter: ambiente tornato in equilibrio, niente più mugugni e risposte da ogni calciatore

I ragazzi sotto la Nord dopo la vittoria (foto di Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Vigilia di Genoa-Inter. Il diario di bordo del timoniere Ballardini inizierebbe così. Una partita che incuriosisce sotto un unico aspetto: qual è lo stato di salute dei due club? Il Grifone ha definitivamente voltato pagina? Ai nerazzurri, invece, è bastato il brodino contro il Bologna? La risposta arriverà domani sera attorno alle ore 23 dal campo che non smette il sano vizio di dire sempre la verità. Il 105×68, bidimensione del prato imposta dall’Europa (ci dice pure questo…), rivelerà tutto. Ma una cosa, alla vigilia, è certa: Ballardini arriva più sereno di Spalletti, incredibile a dirsi fino a dicembre.

Nelle ultime settimane il Genoa ha dato l’impressione di essere più squadra dell’Inter. Sarà la salvezza, inopinabile causa di forza maggiore, a compattare le fila e alleggerire la mente dei calciatori rossoblù; sarà altro, forse qualcosa di più tecnico o, perché no, l’oscuro imponderabile del pallone. Chissà. Gli agnostici del calcio badano solo a un dato: i gol che la propria squadra fa più dell’avversario. Con Ballardini la quota magica è uno, quanto basta per portare a casa i tre punti. E’ successo in ogni partita del nuovo Genoa, tutte le gare vinte sono state chiuse con il minimo scarto imponibile. Più uno sul tabellino, più tre in classifica.

Spiegato il motivo della presa sociale del tecnico romagnolo sui genoani-genovesi: risparmia pure sulle vittorie. Domani sera ci sarà da fare poca ironia e buttare in campo l’anima. L’Inter è una squadra con delle lacerazioni interne ma che non può prescindere dal terzo/quarto posto in classifica. Il Genoa ha le possibilità per vincere, addirittura: l’ambiente è tornato sereno, Ballardini sta ottenendo risposte concrete da ogni interprete e ha silenziato i mugugni, sebbene se la vittoria al Ferraris latiti da più di quaranta giorni. Ecco cosa manca: una gioia al Ferraris contro una grande da poter scrivere sul diario di bordo del timoniere.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.