Genoa, adesso metti il cuscino

Sedici punti da conquistare per la matematica salvezza. Davide Ballardini ha dalla sua un precedente d'oro allo stadio Bentegodi con il Chievo Verona

Jawad El Yamiq (foto de Istituto Il Baluardo)

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Timone verso levante. E cuscino pronto. Dopo l’evento a Palazzina San Giobatta che proietta il Genoa nell’era 2.0 della multimedialità, l’immediato futuro si chiama Chievo. La formazione clivense è precipitata in classifica dopo un ottimo avvio garantito dalla solita italianità ben visibile nel (non) gioco: poi il buio, le sconfitte, la crisi di nervi denunciata contro la Juventus e il ko di Bergamo sentenziato di petto da Gianluca Mancini. Un periodo decisamente negativo per la squadra del quartiere di Verona, perciò sia un occhio alla scaramanzia: nella sua storia, anche recente, il Grifone ha resuscitato avversari che versavano in situazioni più complesse di quelle del Chievo.

Il Genoa, da questo punto di vista, capita sempre al momento sbagliato contro l’avversario giusto. Ballardini, da buon uomo di campagna abituato a lavorare sodo, se ne infischia delle credenze popolari: preparerà la partita al meglio per rimpolpare lo strabiliante rendimento in trasferta. Lontano dal Ferraris il Genoa è la settima forza del campionato con sedici punti (dei ventiquattro totali) rastrellati in dodici gare. E la distribuzione dei gol presi e realizzati rivela la quadratura rossoblù: sette a sette. Il Grifone porta a casa 2,3 punti ogni volta che la mette dentro in trasferta. Linfa vitale per “mettere il cuscino”, come dicono gli americani, dalla zona retrocessione.

Prima avviene la fuga e meglio è per tutti. Ballardini si ricorderà della vittoria ottenuta al Bentegodi nel 2013: il gol di Borriello non fu un cuscino salvezza ma un morbido materasso che addolciva i sonni di una stagione travagliata. A questo Genoa mancano sedici punti per conseguire la matematica permanenza in Serie A per l’ennesima volta, obiettivo che già da domenica può diventare più nitido. Cinque vittorie e un pareggio, insomma, conseguibili tutte quante al Ferraris senza degradare l’andamento in trasferta. Solo così il cuscino sarà piazzato al posto giusto in tempi ragionevoli.

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