Ballardini ha in mente la taglia 46 per il Genoa

Per rendere totalmente sua la salvezza il tecnico di Lugo deve fare sei punti in più dei classici quaranta: anche per evitare un Juric-Mandorlini bis

La posa di mister Ballardini (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Per i genoani è dura da ammettere ma la salvezza dello scorso anno è stata anche merito di Mandorlini. Portò quattro punti, pareggiando in extremis con il Bologna e vincendo in trasferta a Empoli, tanto quanti ne bastarono per restare in Serie A. La storia parla chiaro: la salvezza del 2017 fu conseguita in cooperazione tra Juric e Mandorlini. Volenti o nolenti. Ballardini è uno dei migliori amici dell’ex calciatore dell’Inter, assunto di recente dalla Cremonese, tanto che preferisce non parlarne mai pubblicamente, essendo tra l’altro vicini di casa a Ravenna. Amici e colleghi con alterne fortune rossoblù.

Da buon sarto Ballardini vuole disegnare un nuovo abito per il suo Genoa. “Suo” ora che il periodo di precariato contrattuale è finito con il rinnovo del primo maggio. Non si tratta del modulo tattico, guai a far sentire questa espressione ad Allegri: bensì di una quota punti. Quarantasei, da raggiungere nelle prossime tre partite. Il Genoa parte con un ritardo di cinque punti ma ha la consapevolezza di possedere le risorse umane e tecniche per farcela. Il tecnico di Lugo chiederà l’ultimo allungo alla squadra, consumata nel fisico da cinque mesi condotti ad alta intensità quotidiana: normale che la testa, a questo punto della stagione, pensi in modo più leggero.

Quarantasei punti perché tolti i sei iniziali conquistati da Juric – in dodici giornate – attribuirebbero la salvezza solo a Ballardini. E a nessun altro allenatore. Solo allo zio del popolo genoano che parla poco e lavora tanto. Quarantasei sarebbe una taglia perfetta per il Grifone, da passerella, che forse equivarrebbe anche al decimo posto: l’ossessione degli ultimi 270′ di gioco. Cinque punti per brandire tra le proprie mani un risultato per certi versi miracoloso e urlare al cielo: è tutto merito mio. Ballardini deve pensarci perché se si volterà troverà lo sguardo convinto dello spogliatoio che è compatto omogeneamente con lui. Una missione per entrare definitivamente nei libri di storia del Genoa.

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