I pro e i contro di Favilli: ariete d’area di movimento

L'attaccante di proprietà della Juventus, accostato al Genoa, può essere un efficace uomo sotto porta. Ha però subito un grave infortunio nella scorsa stagione

Andrea Favilli (Foto tweet ufficiale Ascoli calcio)

Nelle ultime ore il nome di Andrea Favilli è accostato con insistenza al Genoa. L’attaccante nel giro dell’Under 21 di proprietà della Juventus è reduce da una stagione sfortunata a causa di un infortunio al crociato che lo ha tenuto fermo cinque mesi, ma è un profilo molto interessante in prospettiva tanto che società attente a questo aspetto come Atalanta, Sampdoria e Sassuolo hanno avviato contatti e chiesto informazioni per portarlo alle loro corti. Favilli ha giocato le ultime due stagioni nell’Ascoli siglando 13 reti in 42 partite e solo lo stop forzato gli ha impedito di disputare l’ultimo campionato da protagonista nel club marchigiano, opportunità che avrebbe potuto essere una importante vetrina d’immagine. Prima punta dalle marcate doti fisiche con il suo 1.91 di altezza rientra nel range degli arieti d’area e prima di passare all’Ascoli era considerato un possibile astro nascente della Primavera juventina, tanto che Massimiliano Allegri si interessò con grande attenzione al suo sviluppo. Il suo tratto distintivo è la prestanza, fattore che lo rende temibile nel gioco aereo, questo unito a una discreta tecnica (ancora da sgrezzare) fanno di lui un centravanti capace di costruirsi opportunità da rete e non solo di rappresentare il classico terminale offensivo vecchio stile bravo solo nel concludere l’azione. Muovendosi molto riesce a non concedere punti di riferimento (a dispetto della sua altezza) e allo stesso tempo grazie alla bravura nel proteggere la palla riesce a creare spazi per i compagni di reparto favorendone l’inserimento. Non lo si può definire un uomo gol già di sicura affidabilità, infatti numeri alla mano sono solo tredici le reti segnate nel calcio professionistico (percorso iniziato da un biennio); naturalmente su questo dato pesa il fattore infortunio.
Pro
* La giovane età (classe 1997) unita alle sue qualità tecniche e fisiche fanno di lui un profilo da seguire con grande attenzione.
* Pur essendo un giocatore fisicamente importante è allo stesso tempo dotato di un buon passo e di propensione a muoversi su tutto il fronte d’attacco.
* 1,91 di altezza: ariete d’area che può rappresentare una risorsa nel gioco aereo.
Contro
* Reduce da un infortunio che lo ha tenuto mezza stagione ai box.
* Ancora poca esperienza nel calcio professionistico, nonostante i margini di crescita siano elevati.
* Se il Genoa cerca un uomo gol da affiancare a Piatek ( o per sostituire Lapadula) di sicuro affidamento in zona gol, qualora il titolare di essere avere dei problemi, potrebbe non essere il profilo giusto.
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