Zangrillo: «Shevchenko? Non spetta a me decidere»

«Sono venuto davanti alle telecamere, mi sento di far comprendere a tutti che stiamo cercando di operare per il meglio»

Zangrillo Genoa
Il presidente Alberto Zangrillo (foto di Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

«Ne sono assolutamente consapevole, sono consapevole soprattutto dello sconforto della delusione e della rabbia dei tifosi. Io sono qua oggi perché ho preso un impegno con loro». Alberto Zangrillo ha parlato nella sala stampa davanti ai giornalisti: ecco quanto riportato dal collega Andrea Piras di Tuttomercatoweb.com.

SITUAZIONE – «Non è facile. Non invoco il fatto che il gioco del calcio è un gioco, è una partita molto importante della mia vita. Quindi mi sento di dire che sono, e siamo tutti, consapevole del momento che impone delle misure efficaci e soprattutto tempestive. Non sono qua per dire cambio allenatore o non cambia allenatore. Non spetta a me. Non mi è piaciuta la dinamica del gioco. Non l’atteggiamento perché i ragazzi ce l’hanno messa tutta e idealmente li abbraccio tutti. Tutti loro hanno fatto quello che era nelle loro possibilità. Io l’ho capito e tutti lo hanno capito e invito anche i tifosi a capirlo. Non è questo in discussione, lo è tutto il resto. Andare nel tempo e costruire qualcosa che dia subito risultati positivi e ci consenta di iniziare una nuova avventura. Sono il primo ad essere arrabbiato».

FIDUCIA SHEVCHENKO – «Non ho parlato di dinamiche di gioco ma di una dinamiche che sono gli elementi che portano e determinare un risultato. La partita non si è svolta come avremmo voluto per mille ragioni. Non sta a me parlare dell’allenatore, è uno degli elementi da andare a considerare. Il primo è una squadra costruita cinque anni fa, assemblata con una serie di situazioni che si sono verificate, che ha subito un cambio di allenatore, un cambio di gestione e un cambio di presidenza. Non sono qua a parlare di attenuanti, sono sul banco degli imputati e mi è stato caldamente consigliato di non venire davanti alle telecamere. Io sono venuto davanti alle telecamere, stiamo facendo del mio meglio e mi sento di far comprendere a tutti che stiamo cercando di operare per il meglio perché siamo tutti consapevoli che così non si può andare avanti».

MERCATO – «Abbiamo per il momento conosciuto tre nuovi innesti. Uno solo di questi ha potuto farsi conoscere (Hefti, ndr), un altro che ho conosciuto ieri mentre faceva i test clinici era in tribuna (Yeboah, ndr). Siamo al 9 gennaio- spiega Zangrillo – siamo ad un terzo delle potenzialità di un mercato, cercheremo di operare nel modo migliore. Non sto accampando scuse, siamo tutti persuasi che si debba fare meglio ed è per questo che siamo qua».

SALUTE SHEVCHENKO – «Lei capisce che una parte considerevole della sua domanda tocca la sfera della privacy. Il mister sta bene – chiosa Zangrillo – l’ho personalmente visitato e credo che uscirà da questa fase e deve essere curato come tutti colori che purtroppo si ammalano non solo di Covid».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.