Gesto vile, un colpo basso a “Spagna”. La memoria dell’indimenticato tifoso del Genoa, ucciso il 29 gennaio 1995 dinanzi alla Gradinata Nord del Ferraris da un ultrà del Milan, è stata lesa da un pezzo di carta fissato con il nastro adesivo recante la scritta: «Simone Barbaglia santo subito». La citazione di qualche facinoroso, che difetta di una grossolana correzione dell’errore del cognome, è all’omicida milanista condannato a quattordici anni e otto mesi di reclusione per l’assassinio di “Spagna” (diciottenne all’epoca dei fatti, libero dal 28 febbraio 2007). Vivere nel cuore di chi resta, non è come morire.
Violata la memoria di “Spagna” con un adesivo: «Barbaglia santo subito»
Vivere nel cuore di chi resta, non è come morire