Vieira ha rivoltato il Genoa con nuovo modulo e mentalità

La vittoria ad Udine è il frutto delle idee calcistiche del tecnico francese: schiera gli uomini giusti al posto giusto e i giocatori sono caricati

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Con tutto il rispetto e la stima che abbiamo avuto per il bravo Gilardino, ci sembra che il nuovo tecnico Vieira abbia improvvisamente cambiato tutto in questo Genoa.
Sembra che l’allenatore abbia capito subito cosa sia il gioco del calcio otre ad avere una delle due caratteristiche di base, cioè avere l’uomo giusto al posto giusto. Sembra che avesse conosciuto questi giocatori da sempre, perché sono bastate alcune mosse tecniche per dare un altro volto all’intera squadra e conquistare quattro punti in due partite e toccando quasi la vetta della parte destra della classifica.
Non solo: mi è sembrato che siano bastate due settimane per rivedere i giocatori talmente caricati, talmente convinti della consapevolezza di essere tornati a vecchi livelli che tutto ciò ha davvero impressionato tutto l’ambiente rossoblù.
La squadra interpreta un nuovo modulo: quattro difensori, tre centrocampisti, ma soprattutto tre “attaccanti” con l’invenzione di due esterni che agiscono in funzione di accerchiamento alla difesa avversaria. E non solo: si gioca alti, molto alti come non si era mai visto e si impedisce agli avversari di uscire facilmente dalla propria area.
Venendo alla partita di ieri a Udine, la difesa rossoblù ha giocato con assoluta tranquillità, avendo in Bani quasi una specie di “libero” di vecchia memoria. E’ vero che l’Udinese ha giocato a lungo in 10 uomini, ma la ragnatela genoana ha avuto comunque il sopravvento, vincendo in trasferta che è utilissimo per far muovere la classifica e allontanarsi dalla zona retrocessione.

Vieira
Il sorriso di Vieira (foto di Genoa CFC Tanopress)

C’è insomma la sensazione che molto sia cambiato, soprattutto dal punto di vista psicologico. Era umano prevedere un certo sconcerto da parte dei giocatori, prima di riprendere a credere in sé stessi, dopo l’improvvisa cacciata di Gilardino, invece Vieira (con un illustre passato da ex giocatore) ha saputo subito entrare nella mente dei rossoblù, ottenendo subito una consapevolezza di costoro a convincersi di migliorarsi sempre di più e ad avere sempre di più fiducia nei propri mezzi. L’esempio di Zanoli sta lì a dimostrarlo.
Ovviamente, come afferma il pacatissimo Vieira c’è ancora molto da lavorare, ma anche i cambi utilizzati hanno dato ottimi risultati, compreso Balotelli: sono bastati due suoi lanci in attacco per compagni avanzati, per capire che anche lui potrà essere uno di quelli che, ad un certo punto, non se ne potrà più fare a meno.

Balotelli Genoa
Mario Balotelli (foto di Genoa CFC Tanopress)

I tifosi sono naturalmente trionfanti, ma, come sempre diciamo, attenzione, la strada buona sembra essere intrapresa. Gilardino (dopo comunque il buon lavoro svolto) è ormai dimenticato, bisogna credere in Vieira che dice sommessamente, ma con quella serenità che sta trasferendo a tutto l’ambiente rossoblù, che c’è da lavorare ancora e parecchio.
Sabato arriva il Torino, nessun dorma sugli allori: occorre soltanto concentrazione. I 30mila e più tifosi si preparino.
Vittorio Sirianni

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