«Al Genoa non si può dire di no, è una grande società. È stata una trattativa molto veloce tra me e il club: mi sono trovato bene sia dal punto di vista umano che sulla chiarezza della società sul da farsi». Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Patrick Vieira ammette che l’offerta del Grifone è stata per lui irrinunciabile: «Il periodo è difficile, ma ho trovato un gruppo orgoglioso e abbiamo le qualità per far bene. In passato, ho usato sia il 4-3-3 che il 4-2-3-1: l’importante è lo spirito del gioco. La partita di domenica è importantissima, però ricordiamoci che ce ne sono altre. Sappiamo che non sarà tutto perfetto, c’è molto da lavorare, ma sono contento di ciò che i ragazzi mi hanno fatto vedere in questi due giorni. Sugli infortunati aspettiamo domani, se non ci saranno per domenica sarà per la prossima. Dobbiamo lavorare sulla fiducia e riportare energia perché il gruppo ha mancanza di confidenza a causa dei risultati».
Il passaggio sull’ex mister Gilardino: «Non è facile perdere un allenatore che stava bene con i giocatori, c’era tanto rispetto. L’allenatore precedente era molto apprezzato da giocatori e tifosi ed è stato un grande al Genoa, questo non cambierà mai. Ora l’importante è guardare avanti e vedere come possiamo vincere le partite. In questi due giorni sono rimasto molto contento dei giocatori, l’atteggiamento e la voglia di lavorare sono state molto importanti».
Inevitabile la domanda su Balotelli: «Me l’aspettavo alla prima domanda, è arrivata come terza e va bene così. Mario lo conosco molto bene, è un giocatore e soprattutto una persona che mi piace. È un giocatore importante, che sa fare gol. Deve continuare a lavorare, perché in questi giorni ha lavorato molto bene, ed essere a disposizione della squadra, aiutando squadra e società a vincere le partite».
Infine, mister Vieira, ripreso da Sky Sport, traccia il profilo della Serie A che ha conosciuto in due decenni diversi da calciatore: «Il calcio italiano è cambiato, ci sono giocatori diversi ma la Serie A è ancora molto difficile da giocare, non è facile vincere partite e queste difficoltà ci sono sempre state in Italia. Ma abbiamo la qualità per fare bene».