Verona-Genoa: virtù e vizi delle due sfidanti

Nele ultime otto gare i gialloblù hanno conquistato 12 punti contro i 10 dei rossoblù

Destro Genoa
Destro segna il 3-2 con una bottiglietta in mano (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Verona e Genoa si affronteranno lunedì prossimo al Bentegodi. Il raffronto del rendimento delle ultime otto partite (ossia da quando Blessin è sulla panchina rossoblù) vede gli scaligeri in vantaggio di due punti sui rossoblù: 12 punti per i primi (frutto di tre vittorie, tre pareggi e due sconfitte), 10 per i secondi (imbattuti con una vittoria e sette pareggi). Da segnalare che i gialloblù hanno giocato quattro volte in casa e quattro in trasferta: tra le mura amiche del Bentegodi hanno vinto tre volte (Bologna, Udinese e Venezia) e perso una (Napoli). Invece il Grifone ha pareggiato tre volte lontano dal Ferraris con Roma, Venezia e Atalanta.
C’è un dato statistico che metterà in guardia Herr Blessin: il Verona ha tirato in porta 128 volte, mettendo a segno 55 reti: è il quarto migliore attacco del campionato con una media di 1,83. Il punto debole della squadra di Tudor sono i cross: 154 sono quelli utili, contro i 200 sbagliati. Il Genoa ha un andamento migliore: 159 utili, 190 errati. Entrambe le formazioni hanno uno score di otto gol segnati di testa (quinto posto in graduatoria): si spera in un risveglio di Destro (autore di una doppietta all’andata, incluso il gol con la bottiglietta) per avanzare in questa particolare classifica. Quasi pari nei km percorsi: 109,438 in media per il Verona, 108,9 per il Genoa.
Un bilancio che arride, sulla carta dei numeri statistici, agli avversari. Tuttavia ci sono due fattori da tenere presente: la variabile dell’imponderabilità e la forza del Gegenpressing di Blessin.

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