Un Venezia-Genoa di tanti anni fa: giocava Verdeal

Era il 29 settembre 1946: il Grifone perse 2-1, ma avrebbe vinto il ritorno al Ferraris con lo stesso punteggio

Il Genoa in piazza San Marco prima dell'incontro (foto da Camillo Arcuri e Edilio Pesce, "Genoa and Genova. Una Squadra, una Città, Cento Anni Insieme", Ggallery Genova 1992)

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Era il Genoa delle ultime stagioni di William Garbutt e delle prime di Juan Carlos Verdeal, campionato 1946-47. Alla fine del campionato, vinto dal Grande Torino, il Grifo arrivò decimo, a pari punti con Inter, Lazio e Sampdoria.

Di quella squadra, oltre a Verdeal, vanno sicuramente ricordati Vittorio “Tojo” Sardelli, terzino sinistro famoso per le sue doti acrobatiche e Amedeo Cattani, difensore centrale che diventerà capitano del Genoa, mentre in attacco una menzione speciale va fatta per Dalla Torre, prolifica ala sinistra che si intendeva alla perfezione con Juan Carlos Verdeal (insieme segnarono decine di gol).

In quel 29 settembre 1946, comunque, il Genoa perse 2-1. Ma, con un occhio alla cabala, preferisco sottolineare che quella era la partita di andata, al ritorno il Genoa vinse con l’identico risultato.

In occasione di quella partita il Grifo scese in campo con: Cardani, Cappellini, Sardelli, Cattani, Servetto, Bergamo, Vitali, Trevisan, Chizzo, Verdeal, Dalla Torre.

Il Venezia si schierò con: Griffanti, Checchetti, Di Gennaro, Sgobbi, Puppo, Bellesini, Ottino, Novello, Pernigo, Dante, Zambelli.

Juan Carlos Verdeal

Nella didascalia della foto, scattata in piazza San Marco prima dell’incontro (fonte: Camillo Arcuri e Edilio Pesce, “Genoa and Genova. Una Squadra, una Città, Cento Anni Insieme”, Ggallery Genova 1992) sono indicate le presenze di Guglielmo Trevisan, William Garbutt (con la sua immancabile pipa) Edoardo Pasteur, Amedeo Cattani, Juan Carlos Verdeal (con tanto di occhiali da sole), Bruno Chizzo, Vittorio Bergamo, Vittorio Sardelli, Riccardo Dalla Torre e il massaggiatore Enzo Pelizza, che era il fratello del massaggiatore di un giovane Fausto Coppi nel 1940.

In quegli anni, tanto per cambiare, il Genoa navigava in cattive acque finanziarie ed Edoardo Pasteur aveva lavorato nel club rossoblù come Commissario Straordinario. Fu proprio in quel periodo che si era realizzato il ritorno di Garbutt e l’ingaggio di Verdeal.

Massimo Prati: classe 1963, genovese e Genoano, laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova, con il massimo dei voti. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora come insegnante.

Autore di numerosi lavori. “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, pubblicata nel 2004 dalla casa editrice Fratelli Frilli. “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, edito nel 2017 dalla Nuova Editrice Genovese. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020 . Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2020; “Didattica dell’italiano A 1. Imbarco Immediato”, Fanalex Publishing, Ginevra 2021 . “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”, Urbone Publishing, 2021. Prossime uscite: un libro di didattica dell’italiano, livello A 2 e un libro sul calcio anni Settanta.

È anche autore di numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893” e “GliEroidelCalcio”.

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