Un successo “da Genoa” contro lo Spezia, ma niente entusiasmi: arrivano 5 gare difficili

Domenica prossima il Grifone volerà a Roma contro la Lazio, sesta in classifica

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Quella casacca bianca che svolazzava dalla panchina, uscita dalle braccia di Ballardini, non era una “bandiera bianca” di sconfitta o di richiesta di pietà, ma forse, per la prima volta nel nostro calcio, una bandiera bianca che significava vittoria, coraggio: avanti, c’è il successo che sta arrivando.

Successo, già. Questo Genoa è davvero irrecuperabile: continua ad alternare momenti drammatici ad altri esaltanti. Del resto è una sua caratteristica: non importa giocare bene, importa fare punti. D’accordo, ogni tanto è bene anche giocar bene e vincere.

Questo ha fatto il Grifo contro uno Spezia, considerata la sorpresa del campionato, che ora deve pensare solo a non retrocedere. Dopo questa vittoria, Preziosi sta già pensando al domani, convinto di confermare (anche perché sta negli accordi) il suo “Balla” ora tanto apprezzato.

Fra l’altro, aprendo una breve parentesi, se non andiamo errati Ballardini, dovesse fermarsi al Genoa, avrebbe l’occasione di dimostrare quanto vale, cominciando un campionato sin dall’inizio e non subentrando come spesso gli è accaduto a percorso avviato.

Tornando alla vittoria, va detto che il Genoa ha giocato “da Genoa”, il che però accade molto raramente. Cioé, giocare “da Genoa” significa giocar bene e vincere, battendo l’avversario anche sul piano tattico, oltreché psicologico.

Con questo successo Ballardini ha cominciato anche a togliersi qualche “sassolino”. Così, dopo i tre punti, ha subito detto: «Ora dovrei dire delle verità, ma non le dico perché nel calcio non fa bene dirle sempre». Tutti a chiedersi: cosa voleva dire? Da quando è arrivato lui, il Genoa era 18° a 7 punti insieme al Torino, e si è trovato subito, guarda caso, a giocare contro lo Spezia che aveva quattro punti in più dei rossoblù? O voleva sottolineare che, appena arrivato, doveva capire subito la situazione, conoscere i giocatori, trovare il modo per creare un collettivo e farli giocare bene insieme? Fatto sta che oggi il Genoa ha 36 punti, guadagnati con fatica e sudore. Ballardini, come si è saputo, si era abbastanza irritato per le critiche arrivate ultimamente, solo perché in 11 partite era arrivata soltato una vittoria. «Oggi – ha detto il tecnico chiudendo la piccola polemica – i punti sono questi, meritati. Allora le difficoltà erano quelle, oggi la situazione è diversa. Questo conta». Ovviamente, ha aggiunto, bisogna andare avanti, completare il percorso, non abbandonarsi a facili entusiasmi, caratteristica tipica dei rossoblù. Cinque partite ancora in cartellone: tre/quattro punti su quindici a disposizione. La prossima a Roma con la Lazio, poi su quattro rimaste, due in casa e due fuori. Si chiedono già gli ottimisti: come va il mercato? Attenzione, un attimo di calma ancora. Lo stesso “Balla” ha detto: «Non penso al futuro».

Come dire, certi accordi ci sono già, ma nel calcio tutto può accadere, magari proprio all’ultimo minuto…con Preziosi non si sa mai.

Vittorio Sirianni

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