Un Genoa ritemprato batte una Sampdoria poco concreta e ingenua

Un Genoa ritemprato batte una Sampdoria poco concreta e ingenua, che ha giocato soltatno fino al primo gol di Milito. I blucerchiati erano riusciti a costruire alcune iniziative interessanti nei primi 20 minuti della gara. Anzi, dopo solo tre minuti arriva la prima grande occasione: cross in area dalla sinistra, tiro a volo di Pazzini che […]


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Un Genoa ritemprato batte una Sampdoria poco concreta e ingenua, che ha giocato soltatno fino al primo gol di Milito. I blucerchiati erano riusciti a costruire alcune iniziative interessanti nei primi 20 minuti della gara. Anzi, dopo solo tre minuti arriva la prima grande occasione: cross in area dalla sinistra, tiro a volo di Pazzini che da buona posizione (era piazzato al centro dell’area di rigore genoana) calcia a volo, ma il tiro è deviato in calcio d’angolo.

La superiorità iniziale del Doria è andata via via scemando nel corso dei minuti. Il Genoa riusciva a svolgere il suo gioco micidiale sulle fasce: già al 13° Palladino scende sulla sinistra e serve un pallone al centro che Lucchini spedisce in calcio d’angolo. Milito fa un primo “antipasto” del gol al 21° con un’azione ubriacante sulla destra, entra in area e sereve con un rimpallo Rossi che mette debolmente in mezzo e libera la difesa. Un minuto dopo parata a terra di Castellazzi su tiro di Rossi da fuori area. Al 26° si rivede la Samp: Cassano ruba palla a Biava sulla sinistra vicino all’area di rigore, a nostro avviso commenttendo un fallo netto, crossa in area, tira Pazzini ancora una volta alto sula traversa. Ma due minuti dopo arriva il primo campanello d’allarme per la retroguardia blucerchiata: Palladino serve Milito in area che tira a botta sicura, ma Castellazzi respinge in angolo. Al 29° arrivail gol del Grifone: batte l’angolo Juric, colpo di testa dl Principe che supera la difesa immobile del Doria. Poco dopo altra occasione dl corner: tira ancora Juric che serve Palladino. L’attaccante passa la palla a Criscito che da fuori area sfiora il palo alla sinistra di Castellazzi. Al 45° il portiere blucerchiato si ripete mandando in angolo un tentaivo ravvicinao di Thiago Motta. Poi due minuti dopo, l’inaspettato pareggio: da una selva di gambe, in una mischia poco fuori dall’area rossoblù, sbuca Campagnaro, in nettissimo fuorigioco, che realizza l’1-1.

La ripresa inizia con l’ultima grande occasione sciupata dalla Samp. Punizione di Cassano vicino al vertice destro dell’area di rigore genoana, raccoglie Pieri che crossa per Sammarco che da posizione centrale spedisce alto sopra la traversa. La partita del Doria termina praticamente qui: Mazzarri effettua due cambi (Delvecchio per Sammarco, Gastaldello per Lucchini) ma per problemi fisici. Gasperini invece toglie Rossi e mette sulla destra il tonico Mesto, che sarà una delle armi per la vittoria. Palladino è una vera spina nel fianco destro avversaria: crossa due volte ma non riesce a servire bene i compagni. Al 27° arriva il gol di Milito che sfrutta un errore grossolano in difesa di Gastaldello e batte Castellazzi.

Il Genoa è sempre più padrone del campo: la Samp attacca disordinatamente e non riesce a concludere nulla. E così la rabbia dei giocatori blucerchiati sfocia in rissa verso il 40°, quando c’è un parapiglia a gioco fermo in area genoana: viene ammonito Ferrari per proteste ed espulso per somma di ammonizioni. Ammonito anche Accardi della Samp. Al 43° l’arbitro estrae il cartellino rosso per Thiago Motta e Campagnaro per reciproche scorrettezze. Ma nel recupero arriva la tripletta di Milito che chiude la partita. La Samp è tutta spostata nella metà campo del Genoa: Palladino ruba palla a un avversario e si invola tutto solo verso la porta difesa da Castellazzi. Il giocatore di origine napoletana passa la palla a Milito sulla sinistra che insacca. Finisce 3-1 e il Genoa riesce a vincere meritatamente dopo oltre quarant’anni due derby nella stessa stagione.

Marco Liguori

(Domani le interviste e l’editoriale del direttore)

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