Un buon segnale dalla gara con la Reggiana: il Genoa gioca e combatte come l’anno scorso

La squadra di Gilardino dimostra di mantenere nel complesso quella sua identità che l’aveva portata a metà classifica. Si attende un nuovo attaccante: ecco i possibili nomi

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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La partita di ieri in Coppa Italia con la Reggiana sembrava il proseguimento dell’ultimo campionato del Genoa. Stessa identica formazione del passato, ad esclusione degli indisponibili (e non è roba da poco non avere in squadra Gudmundsson, Ekuban, Marcandalli e Vasquez): la squadra gioca, combatte, che ha certo qualche momento di pausa (siamo ancora in estate), ma dimostra di mantenere nel complesso quella sua identità che l’aveva portata a metà classifica.

Buon segno, dunque, che dovrebbe attenuare la già scoppiata paura per le cessioni di Retegui, Martinez e forse di Gudmundsson. La dirigenza ha parlato abbastanza chiaro: copriremo i ruoli che mancano, il Genoa potrà tranquillamente aspirare ad ottime posizioni nel campionato che sta per cominciare.

Lo stesso Gilardino, nel suo modo di esprimersi, umile e a volte quasi rassegnato, dice che parla a lungo con la società, in cui crede fermamente e che aspetta quello che ha chiesto. Nelle sue ferme idde di gioco, sembra anche essere un buon aziendalista quando dice che giocherà con chi la società gli metterà a disposizione.

Gilardino Genoa
Mister Gilardino (foto di Genoa CFC Tanopress)

Tutta la squadra ha complessivamente fornito una prova positiva, ma poi ecco i “colpi di genio” che fanno esaltare la folla e che garantiscono un bel futuro. Il gol di Messias, la sua buona forma, i suoi scatti, i suoi movimenti, sia in avanti che in supporto al centrocampo, sinistro felicissimo, è stato certamente la vera sorpresa della serata (ed ora si speri dimentichi l’infermeria che gli fu fatale in passato). E che dire della difesa, da Leali che ha addirittura salvato un gol praticamente già fatto, alla tradizionale solidità di Vogliacco e Bani (forse un po’ indietro De Winter), ed anche Zanoli si è subito inserito, con il suo apporto partendo in progressione e iniziando l’azione che porterà al gioiello-gol di Messias.

Vitinha Messias Genoa
Vitinha e Messias (foto di Genoa CFC Tanopress)

Vitinha è ormai perfettamente inserito: non è una vera prima punta, è molto più mobile di Retegui, ma un po’ meno presente nelle puntate offensive. Ora però se la dirigenza ricerca e trova una buona soluzione con un centravanti puro (sarebbe utile un tipo alla Simeone) tutto verrà risolto nel reparto offensivo.

I nomi che si fanno, sembrano comunque di buon livello: ad esempio dovesse arrivare Milik non sarebbe male. E’ vero che non potrebbe essere lui il sostituto di Gud, ma certamente le sue capacità offensive sono notevoli. Il suo ingaggio è piuttosto elevato, ma Ottolini è bravo nei contatti e nelle trattative: la Juventus, se contattata a dovere e con la dovuta attenzione, potrebbe pagare una parte dello stipendio del giocatore, visto che a Motta non piace molto nell’impiego per la sua scacchiera tattica. Nelle ultime ore è spuntato anche Fabio Silva, attaccante del Wolverhampton in prestito al Rangers Glasgow: è in cerca di una piazza dove poter tornare agli antichi fasti di inizio carriera al Porto e il Genoa potrebbe essere l’ideale.

Nelle ultime ore è spuntato anche Fabio Silva, attaccante del Wolverhampton in prestito al Rangers Glasgow

Come si diceva dell’imprevedibilità del calcio, è dimostrato proprio dal Genoa che vede Matturro fermo per una spalla mal messa e ancora Ekuban, considerato ormai punta collaudata, che si ferma per un infortunio e il tanto atteso Marcandalli soffre anche lui di problemi fisici. Ecco perché il calcio va preso per quello che è: fascino, sorpresa, ma anche ansia e incertezza.

Vittorio Sirianni

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