Un anno senza Franco

Il 20 aprile 2009 scompariva l'ex centrocampista rossoblù: oggi alle 18 ci sarà  una messa per ricordarlo


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Un anno senza Franco Rotella. Un anno in cui tutti quanti ci siamo sentiti un po’ più soli. Il suo sorriso, i suoi modi gentili ed educati e quella semplicità con cui era solito rapportarsi lo renderanno sempre una persona amata e ben voluta. Il calcio era la sua vita, il Genoa la sua passione ma noi vogliamo ricordarlo soprattutto per il profilo umano e per la capacità di mettere immediatamente a proprio agio l’interlocutore che si trovava di fronte. Prendere confidenza diventava quasi automatico in quanto Franco, così cortese e disponibile, incarnava l’ideale dell’amico di sempre, del ragazzo della porta accanto.

Non è un caso che, una volta terminata la propria carriera agonistica, costellata da troppi infortuni, abbia deciso di dedicarsi ai bambini, prima nel ruolo di allenatore, poi come responsabile tecnico della scuola calcio e del settore giovanile degli Emiliani.

Ed anche con i più piccoli è sempre riuscito ad instaurare un rapporto speciale caratterizzato da insegnamenti relativi non solo alla sfera calcistica. Molti i motivi per cui i ragazzini lo stimavano così tanto: innanzitutto la capacità di motivare sempre ogni affermazione. “Devi fare o non fare così” non ha mai fatto parte della cultura e del suo modo di agire. Motivare prima di tutto, per permettere di capire, crescere e sviluppare la capacità di ragionamento.

Neppure davanti alle telecamere Franco Rotella si trasformava. Non gli sarebbe certo servito per guadagnare autorevolezza visto che alla gente piaceva così, naturale, genuino, semplice e spontaneo. L’elogio della concretezza, perchè molto spesso la forma interessa a chi difetta di sostanza. Un anno senza Franco. Da un anno un po’ più soli. Marcello La Rosa ci ricorda che questa sera nella chiesa degli Angeli Custodi di via Carrara (a scendere verso il mare) alle ore 18 verrà celebrata una messa in suo ricordo.

Claudio Baffico

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