Tre punti importanti per il Genoa: ma durante la sosta occorrerà rivedere alcune cose che non vanno

Blessin utilizza poco le fasce, soprattutto per le manovre rapide. Si dovrà inoltre trovare un utilizzo migliore e costante per Aramu, Strootman e Puscas

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Tutti i 20mila tifosi del Ferraris aspettavano, col cuore in gola, il 95esimo minuto, solitamente drammatico per il Genoa. Per fortuna, contro il Modena tutto è andato bene. Si è vinto e questo è ciò che conta.

Blessin, alla vigilia, aveva preannunciato con un certo spirito che il modulo è un’incognita, l’importante è vincere.

Finalmente, anche il tedesco è arrivato a una buona conclusione, e cioè che, oggi, il problema della tattica (in senso stretto) è superato per una formazione che sta costruendosi e sta attendendo i suoi uomini migliori. L’importante è andare in campo con le solite caratteristiche psicologiche: determinazione, coraggio, spirito di squadra, soprattutto con le motivazioni.

I rossoblù hanno dato tutto questo, alcuni meno in verità, altri allo spasimo (vedi Frendrup), insomma semplicemente al di là dell’impostazione tattica (cioè a un gioco ragionato) con la determinazione che questa partita doveva essere vinta.

Ora ci saranno due settimane prima di avventurarsi nella colta Ferrara. Si avrà il tempo (almeno si spera) di aggiornarsi su quello che non va e soprattutto attendendo i tre ultimi acquisti: Strootman (che ieri è stato schierato nel finale), Aramu dello il “mago” e Puscas, quello senza la “K” di antica memoria. Si spera, dunque, che con una costruzione abbastanza fissa, consolidata nei vari reparti, questo Genoa possa competere. Per ora possiamo dire soltanto questo.

Capitolo Coda: attenzione a non svalutarlo troppo. Primo, perché non ha ancora segnato un gol su azione, e, secondo, ieri sembrava avulso dal resto della squadra. Coda è un signor giocatore e attenzione, ribadiamo, a non perderlo. Ieri, ad esempio, era punta pura, ma alle spalle non aveva nessuno che gli offriva assist almeno dignitosi. Allora sarebbe opportuno di non fare un “caso Coda”. Per la cronaca, ricordiamo, che il giocatore, negli anni scorsi realizzava 20 gol in totale: ma solo cinque ne aveva messi a segno da inizio stagione sino a dicembre. Dunque, di qui a fine anno c’è ancora tempo. Certo bisogna che mister Blessin valuti bene la situazione, perché, se vogliamo entrare in qualche appunto tecnico, diciamo che tanto gioco non s’è ancora visto, e che il centrocampo, che dovrebbe essere il fulcro della manovra, stenta e qui, ci dispiace ripetersi, ma sarebbe fondamentale un giocatore “illuminante”, un grande regista, uno insomma che desse quel valore aggiunto che attualmente manca nell’ossatura della squadra.

Così come Blessin ci dovrebbe spiegare perché non esistono nel gioco rossoblù, le cosiddette fasce, il campo largo (forse Letta potrebbe dare qualche consiglio al tecnico del Grifone), cioè quelle rapide incursioni sulle corsie laterali che permettono, specie con avversarie chiude come il Modena, di crossare palloni pericolosi.

Resta comunque la vittoria. E giustamente, ha ribadito l’allenatore, ieri l’importante era vincere. E così è entrato in quel limitato numero di tecnici (capeggiati da Allegri) che vengono definiti “risultatisti”!

Intanto i “777” lavorano per investire (oltreché nel Genoa) anche su Genova, con alcuni progetti per il centro sportivo e per altre iniziative. Tutto ciò costituisce un ottimo segnale che dimostra come gli americo-tedeschi siano innamorati della città, dalla quale non voglio staccarsi, ma anzi integrarsi sempre di più. E ciò va a vantaggio anche del Grifone.

Vittorio Sirianni

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