«Vieira è stato un grande giocatore ed era dell’Arsenal, una delle squadre che mi piacevano di più da bambino. Avevo il poster con tutte le foto dei giocatori dei Gunners. È bello avere un allenatore che ha fatto il tuo ruolo e sa come farti migliorare. Ho tanto da imparare da lui». Morten Thorsby elogia il passato di Vieira e si dimostra attento a carpire i dettagli dal tecnico francese: «Mi piace tanto giocare mezz’ala aiutando la fase difensiva con il lavoro e quella offensiva con gli inserimenti. Sto crescendo».
Il mediano norvegese, intervenuto a Radio Sportiva, torna sulla stagione del Genoa: «Ci sono stati dei cambiamenti ma il gruppo è lo stesso e stiamo bene insieme, è la cosa più importante. Adesso ci godiamo anche risultati positivi nell’ultimo periodo, ci danno fiducia per continuare così. I tifosi sono il nostro dodicesimo uomo in campo, ci aiutano con l’energia che serve in una stagione complicata. Le squadre avversarie sono forti, giochiamo partite anche ravvicinate ed è importante per noi avere i tifosi sempre vicini».
Tra le novità della stagione rossoblù c’è pure un cambio di proprietà: «Ho conosciuto Sucu, quando ha acquistato il club ci ha parlato delle sue idee, di chi sia e da dove venga. Poi lo vediamo anche prima delle partite, è uno che ci sta vicino e siamo contenti che la situazione societaria si sia risolta». Infine, Thorsby parla anche dell’ambiente, tema che porta nel cuore: «Per un ambientalista come me la situazione degli Stati Uniti non è molto buona (tra i primi atti firmati dal neo presidente Donald Trump c’è il recesso immediato dall’Accordo di Parigi sul clima, ndr). Il tema è complicato ma secondo me ciascuno di noi può fare qualcosa: sto usando il mio ruolo per parlare di ciò che mi sembra importanti».
Thorsby è un vero attivista. Ha fondato una no-profit, la “We Play Green“, che utilizza il calcio come veicolo per sensibilizzare i tifosi di tutto il mondo verso gli obiettivi della sostenibilità ambientale e neutralità climatica. Gioca da tempo con la maglia n. 2 proprio perché due sono i gradi di massimo aumento del riscaldamento globale tollerato dal succitato Accordo di Parigi del 2015.