Thiago Motta raccontato da tre ex “Titis” del PSG: «Ha creato una famiglia»

«Per il mister il piacere è tenere palla ed evitare di correre»

Thiago Motta Genoa
Thiago Motta

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Dalla Francia, tramite il sito sofoot.com, tre ex Under 19 del PSG (che da quelle parti chiamano Titis) raccontano Thiago Motta in versione allenatore. Sono Will Cesaire Matimbou, portiere di 19 anni oggi all’Entente Sannois Saint-Gratien, Pierre Ouvry, portiere di 19 anni ora al Chartres Football in National 2, e Omar Yaisien, diciannovenne trequartista al Al-Ain in Arabia Saudita.

Così Yaisien: «Conosceva tutto di noi, fin da subito ci ha chiamato per nome. Ci ha impressionato la sua voglia di creare una famiglia in spogliatoio». Prosegue Matimbou: «Con Thiago Motta puoi solo imparare, trasmetteva un’aura da allenatore. La sua idea di gioco si avvicinava a quella della prima squadra del PSG: un 4-3-3 con le ali che convergono tra le linee e i terzini che spingono a tutta fascia, il portiere non era escluso dal gioco. Per il mister il piacere è tenere palla ed evitare di correre».

Ouvry rivela le qualità di Thiago Motta: «Spesso in allenamento giocava al posto di un giocatore infortunato. Non è un palleggiatore ma giocando in modo semplice ha i tempi giusti. Voleva a vincere a tutti i costi anche nelle partitelle dell’allenamento. In panchina ha un temperamento italiano. Con lui ho imparato molto e non sono stupito che Aouchiche o Soh giochino già in prima squadra dopo essere passati da lui».

Infine una battuta di Yaisien sull’allenatore del Genoa che ha debuttato alla perfezione contro il Brescia: «Quando mister Thiago Motta ci ha comunicato che se ne sarebbe andato dal PSG ho fatto fatica ad accettarlo. Qualcuno di noi ha persino pianto. Adesso è al Genoa, non vedo motivo per cui possa fallire».

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