La vittoria della Primavera di oggi nasce dalla delusione dell’anno scorso. «Sentivamo un debito professionale verso la maglia e il blasone del Genoa. Un anno fa abbiamo sbagliato tanto, quest’anno abbiamo indovinato tutto. Riportiamo la squadra nel campionato che gli compete, siamo pronti a ripartire. Avanti con Agostini, ha svolto un ottimo lavoro» spiega Carlo Taldo, direttore sportivo della Primavera rossoblù, intervistato dai nostri microfoni.
Su mister Agostini prosegue: «Ha dato saggio di umiltà individuato il lavoro da svolgere, poi ha messo sul piatto il suo sapere tattico, l’esperienza e la voglia di valorizzare i nostri calaciatori. Ha messo le sue qualità a nostro servizio». Una bella rivincita per il tecnico toscano che circa un anno fa proprio contro Soncin, attuale tecnico della Primavera del Venezia, perse l’opportunità di salvare il Cagliari.
Il ds Taldo, ex attaccante, analizza la coppia offensiva del Genoa: «Debenedetti ha tanto margine di miglioramento perché proviene dai dilettanti: ha struttura, mezzi e una buona velocità in area di rigore. Può far valere le sue qualità fisiche e tecniche in una categoria di livello superiore, l’anno prossimo presumo giocherà tra i professionisti e dovrà farsi trovare pronto per completarsi. Accornero è calcio, talento puro: ha ottime prospettive». A vincere il girone A è un gruppo costituito in larga parte da italiani e, in modo particolare, da 17 calciatori liguri dei 20 complessivi: la forte identità locale e il senso di appartenenza sono un punto di forza della Primavera e di tutto il settore giovanile del Genoa.
«Supercoppa? Il Ferraris ci darà grandi motivazioni. Giocheremo contro la Lazio, una squadra forte e blasonata: la degna finale di un torneo importante» chiosa Taldo.
