Il Genoa di Preziosi, Faggiano e Maran rimedia a Napoli la sconfitta più pesante degli ultimi 55 anni. Era dal 1965 che il Genoa non beccava 6 gol di scarto.
Fortuna vuole che questa sonora sconfitta sia arrivata troppo presto per scatenare le ire di Preziosi che in passato, per disastri simili, aveva allontanato Andreazzoli, Capozucca e Malesani.
Bisogna ricordare però che sconfitte di queste dimensioni sono ormai all’ordine del giorno del campionato italiano, in cui le prime 7 squadre (Juve, Inter, Roma, Lazio, Napoli, Atalanta) sono troppe superiori alle ultime 7 (Torino, Udinese, Sampdoria, Genoa, Benevento, Crotone, Spezia).
Che la difesa mancasse di una guida era noto a tutti, ma probabilmente la vittoria contro il Crotone aveva illuso sulla reale consistenza del centrocampo e dell’attacco.
Ieri pomeriggio Lerager è stato il 12 esimo calciatore del Napoli e anche Zajc non è mai entrato in partita, peraltro lasciando, come già avvenuto con il Crotone, spesso senza difesa Pellegrini. Destro è tornato il fantasma degli anni precedenti.
Se vuole giocarsi una salvezza tranquilla, la società deve assolutamente prendere 2 punte più un centrale difensivo. Ricordiamoci che il Genoa negli 4 ultimi anni ha navigato nei bassi fondi della classifica e negli ultimi due si è salvato sempre per il rotto della cuffia.
Genoa-Torino di sabato prossimo sarà un anticipo di verità. I Granata hanno vinto le ultime tre trasferte a Genova.
Per sabato servono scatti d’orgoglio e nuovi acquisti.